Ronny e Ndieng, due fra i protagonisti assoluti dell'Hertha |
HERTHA BERLINO- Doveva ammazzare il campionato, ma l'Eintracht è stato sorprendentemente sensazionale. Resta, comunque, un grande campionato quello dell'Alte Dame: quarantadue punti conquistati, miglior attacco del torneo, miglior difesa (al pari dell'Eintracht Braunschweig) ed una sola sconfitta. Tutto secondo copione, quindi. E tutto fa pensare che a fine stagione la corazzata dell'ottimo Luhukay, oltre a festeggiare il ritorno in Bundesliga, terminerà al primo posto. Non sono mancate alcune delusioni (Allagui, su tutte), ma da contraltare si segnala l'esplosione di Ronny, trequartista brasiliano al terzo anno in maglia Hertha. Negli ultimi due mesi, oltre ad aver vinto tutte le partite ad eccezione del pareggio di Colonia, la squadra capitolina ha esibito un gioco efficace e spettacolare. VOTO: 8
KAISERSLAUTERN- Girone d'andata con più ombre che luci per il Lautern, considerato - ad inizio stagione - la seconda forza del torneo, dietro all'Hertha. I dubbi sulla conduzione tecnica, ipotizzati ad inizio stagione, si sono manifestati in maniera evidente: organizzazione tattica inesistente, manovra poco ariosa, moltissimi pareggi contro squadre sulla carta decisamente inferiori e tre sconfitte a fine anno che lasciano perplessi i tifosi dei diavoli rossi. Fra le note positive, si segnala la coppia d'attacco Bunjaku-Idrossou e il giovane centrocampista polacco Borysiuk. Il terzo posto attuale che, se replicato a fine stagione, significherebbe spareggio con la terz'ultima della Bundesliga, è il risultato "minimo" per questa squadra: urge un deciso cambio di marcia. A partire dalla conduzione tecnica. VOTO: 5,5
COLONIA- La rivoluzione estiva compiuta dalla dirigenza biancorossa, non poneva certo i caproni fra i favoriti per la promozione diretta. L'avvio di stagione, però, è stato da incubo. Dopo la sconfitta patita sul campo dell'Union, alla sesta giornata, il Colonia navigava al penultimo posto in classifica, con quattro sconfitte subite e solo due pareggi conquistati; era normale, in un contesto simile, che la panchina di Stanislawski traballasse. Nelle dodici giornate seguenti, i caproni hanno perso una sola volta ( sul campo dell'Aalen) e sono riusciti a risalire in classifica sino all'attuale nono posto, a soli sei punti dalla zona play-off. Considerato l'andamento del Lautern, nulla è precluso al Colonia, che sembra molto attivo in ottica calciomercato invernale. Resta, però, un avvio da incubo, parzialmente mitigato dai buoni risultati colti da ottobre in avanti. Ci si aspettava molto di più. VOTO: 5
MONACO 1860- L'eterna incompiuta della seconda serie tedesca. Anche quest'anno i leoni di Monaco, assenti ormai da quasi un decennio dal palcoscenico della massima serie, dopo un ottimo avvio sono crollati alla distanza, per poi recuperare nel finale. In tutto questo trambusto, a inizio novembre è avvenuto l'esonero di Mauerer al quale è succeduto Schmidt, anche se per parecchie settimane si è parlato di un possibile approdo di Sven Goran Erikssoon. Con l'avvento in panchina del nuovo allenatore, i leoni hanno perso in una sola circostanza senza mai, però, convincere compiutamente, come dimostrano i pessimi pareggi ottenuti nel derby bavarese contro lo Jahn e nel confronto con la Dynamo Dresda. Deludente l'apporto dei nuovi acquisti, mentre Lauth continua ad essere l'ago della bilancia di questa compagine: se lui "gira", la squadra fa altrettanto. Prima parte di stagione deludente, anche se l'obiettivo play-off resta a portata di mano e l'attuale posizione in classifica rispecchia il reale valore della squadra. VOTO: 5,5
PADERBORN- L'ottimo avvio di stagione aveva illuso tutti; il finale d'anno solare, però, ha riportato tutti con i piedi per terra. Dopo al rivoluzione estiva, a Paderborn erano consci di non poter ripetere la splendida stagione passata, quando la squadra renana fu in lotta per il terzo posto sino all'ultima giornata. L'attuale classifica, figlia di una crisi di risultati iniziata due mesi or sono, ha decisamente allontanato la squadra di Schmidt dalla zone nobili. L'obiettivo primario era la salvezza, ma questa squadra, specie per quanto mostrato nelle prime settimane, poteva chiudere l'anno in una posizione migliore e, magari, senza tre sconfitte consecutive. VOTO: 5,5
JAHN REGENSBURG- Mai, come nella circostanza dello Jahn, il campo ha rispecchiato fedelmente i pronostici della vigilia. Questa squadra, infatti, era da tutti considerata come la vittima designata dalla Zweite, condannata - già in partenza - alla retrocessione. Eppure, sino alla metà del girone d'andata, questa squadra aveva dato anche la sensazione di poter lottare caparbiamente per la salvezza. Ma la roboante vittoria contro il St.Pauli, l'ultima prima di una striscia di undici partite senza alcun successo, è stato solo un fuoco di paglia. A nulla è servito, fino a questo momento, l'esonero di Corrochano, capace di cogliere nove punti (tre vittorie e nove sconfitte) in dodici partite, al quale è succeduto Gerber. Dopo dieci anni, il ritorno dello Jahn in Zweite si sta rivelando disastroso. E come dieci anni fa, si concluderà con il ritorno nella terze serie tedesca. Ma questo, come già ampiamente scritto, si sapeva da inizio stagione. VOTO: 5
SANDHAUSEN- Che il Sandhausen potesse pagare lo scotto della debuttante, era cosa nota sin da agosto. Che però questa compagine, dopo un buon avvio di stagione, crollasse in questa maniera, era francamente difficile da ipotizzare. L'avvento in panchina di Boysen sta portando qualche timido miglioramento, ma la salvezza pare un obiettivo molto proibitivo. Urgono rinforzi specie nel reparto arretrato, il peggiore - per numero di gol subiti - dell'intera categoria. Ad oggi, nonostante tutte le attenuanti del caso, il rendimento è stato deludente: ci si aspettava una squadra più battagliera. VOTO: 5
ST.PAULI- I Kiezkicker, al pari della Dynamo, sono la più grande delusione di questa prima parte di stagione. A causa della cessione di alcuni giocatori (Kruse in primis), la stagione della squadra amburghese si presentava come più complicata rispetto alla precedente; tuttavia, era ben difficile ipotizzare che, dopo nove giornate, il St. Pauli fosse ultimo in classifica. L'avvento in panchina di Frontzeck - un tecnico che in carriera non ha mai colto grandi risultati - ha rilanciato i kiezkicker in classifica, ora lontani otto punti dalla zona retrocessione. Restano, però, ancora irrisolti alcuni problemi nello sviluppo della fase offensiva: l'attacco, infatti, risulta il meno prolifico del campionato, nonostante il buon bottino di reti realizzate (7) da Ginczek, promettente ventiduenne di scuola Dortmund. Inoltre, suonano come un campanello d'allarme alcuni risultati maturati nelle ultime partite, come, ad esempio, la clamorosa debacle interna (0-3) contro l'Aue. Una società così bella e gloriosa, non merita una posizione così deficitaria. Voto altamente insufficiente. VOTO: 4
UNION BERLIN- Il progetto Union-Neuhaus, giunto al sesto anno di "matrimonio", prosegue a vele spiegate. Dopo un avvio di stagione particolarmente delicato (quattro sconfitte nelle prime cinque partite), gli Eisernen hanno perso solamente due volte nelle restanti quattordici partite. Ruolino di marcia di tutto rispetto per una squadra che, classifica alla mano, è a soli cinque punti dalla zona play-off e ha esibito un calcio gradevole. Se il mercato non sconvolgerà la rosa a disposizione di Neuhaus, questa squadra ci farà divertire sino alla fine del campionato. A partire dalla gara che inaugurerà il 2013 dell'Union, ovvero il derby contro l'Hertha. VOTO: 7,5
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