BUNDESLIGA SECONDA GIORNATA – Quattro squadre ancora a punteggio pieno in attesa di Hertha, Hannover e Borussia Dtm, che in caso di successo agguanterebbero il poker di vertice attualmente composto da Bayern, Mainz, Bayer e Werder. Dopo una prima mezz’ora avara di occasioni, il pomeriggio della Bundes ha riservato un’altalena di gol e emozioni. Andiamo a vedere nel dettaglio cos’è successo nella seconda giornata dal massimo campionato tedesco.
EINTRACHT FRANCOFORTE- BAYERN MONACO 0-1 – Gioca bene, crea molte occasioni da gol ma, al tirar delle somme, il Bayern rischia grosso alla CommerzBank Arena. La squadra di Armin Veh, infatti, reclama per un gol regolare non convalidato a Meier per un’inesistente posizione irregolare dello stesso numero quattordici rossonero, e per un possibile calcio di rigore non concesso per un contatto fra Boateng e Meier. Eppure, il match si era messo subito bene per la squadra di Guardiola, passata in vantaggio dopo tredici minuti con una bella semirovesciata di Mandzukic, lasciato troppo solo nel momento di calciare al volo all’interno dell’area dell’Eintracht. I padroni di casa, nonostante lo svantaggio, pensano prevalentemente a difendersi, mentre il Bayern – grazie anche all’impiego di Schrock nel ruolo di terzino destro – sviluppa il gioco sull’asse sinistro Alaba-Ribery. L’Eintracht manda segnali di ripresa in avvio di seconda frazione, costringendo il Bayern sulla difensiva. Ma la supremazia locale ha durata decisamente breve. Il Bayern, infatti, domina la restante parte della ripresa addormentando il match quando necessario e trovando l’opposizione di un ispiratissimo Trapp, estremo difensore rossonero, autore di una partita con i fiocchi. Nelle battute finali, però, il Bayern concede qualche pericoloso contropiede agli avversari, ma alla fine porta a casa una vittoria sicuramente meritata. Anche se un po’ più di cattiveria non guasterebbe agli uomini di Pep.
WOLFSBURG-SCHALKE 4-0 – Vittoria vincente e convincente dei lupi, che anche ad Hannover, nonostante la sconfitta, avevano destato una bella impressione fino a quando sono restati in dieci. Esordio assolutamente positivo per Luiz Gustavo, arrivato a titolo definitivo dal Bayern per una cifra di poco inferiore ai venti milioni. Primo tempo che si chiude sullo 0-0, anche se la squadra di Hecking tiene maggiormente le fila del gioco. Ad inizio ripresa nello Schalke entra Szalai al posto dell’infortunato Huntelaar. Dopo dieci minuti dalla ripresa delle ostilità, i lupi passano in vantaggio con Knoche, che devia con il ginocchio, al limite dell’area piccola, un colpo di testa di Perisic. Lupi scatenati: al quindicesimo Vierinha disorienta un avversario con una finta e batte Hildebrand con un preciso sinistro sul palo più lontano, mentre cinque minuti più tardi è Naldo a siglare il terzo gol del Wolfsburg. Nei minuti di recupero, grazie ad un gol di Kutschke ben imbeccato da un cross basso dalla sinistra di Schafer, la squadra di Hecking cala il poker e lascia aperti molti dubbi in casa Knappen: per Huntelaar & C. , la squalifica rifilata al Metalist in Champions è stata davvero un toccasana. Senza alcun dubbio.
AMBURGO- HOFFENHEIM 1-5 – Brutto scivolone dell’Amburgo, reduce dalla bella prova di Gelsenkirchen al debutto. La squadra di Amburgo conferma di non aver risolto i ben noti problemi difensivi, nonostante l’assenza (certamente non pesante) di Mancienne. Dopo cinque minuti il match si sblocca: cross dalla sinistra di Johnson e stacco di testa vincente di Firmino, che supera nello stacco aereo il vecchio e impacciato Westermann. L’Amburgo reagisce, imbastisce un paio di azioni interessanti e trova il gol del pari in chiusura di prima frazione su calcio di rigore trasformato da Van der Vaart. Nella ripresa, però, c’è solo l’Hoffe in campo, trascinato da un Firmino incontenibile. Il brasiliano sforna tre assist e sigla il gol del definitivo 5-1, a suggello di una prova maiuscola: il primo assist lo regala a Volland che, leggermente spostato sulla destra all’interno dell’area avversaria, batte Adler con un bel destro sul secondo palo; il secondo invece, è un cioccolatino – gentilmente concesso da un passaggio di Sobiech – per il prorompente inserimento di testa di Modeste che, solo pochi minuti più tardi, beneficerà di un altro assist del brasiliano e siglerà a porta completamente sguarnita la doppietta personale.
STOCCARDA- BAYER LEVERKUSEN 0-1 – Vittoria importante delle aspirine alla Mercedes Arena. La squadra di Hyppia, al cospetto di uno Stoccarda in formazione d’emergenza e schierato da Labbadia con la difesa a tre, domina la parte iniziale del primo tempo ma, paradossalmente, trova il gol del vantaggio nel momento migliore di padroni di casa, a tre minuti dall’intervallo, grazie ad un autogol dell’ex Schwaab, che insacca nella propria porta un traversone basso dalla sinistra di Boenisch. Nella ripresa il Bayer controlla il match, ma la squadra di Labbadia, attesa giovedì dall’impegno in Europa League, non sfigura e nel finale sfiora il gol del pareggio.
FRIBURGO -MAINZ 1-2 – Chi si aspettava (non a torto) d’assistere ad un match ad alto contenuto spettacolare, è stato deluso: Friburgo-Mainz è stata una lunga partita a scacchi fra due strateghi come Streich e Tuchel. Il match inizia ad offrire emozioni solo dopo il gol messo a segno da Zimling, che insacca di testa uno spiovente dalla destra dell’ottimo Geis e sblocca la partita a favore degli ospiti. Il raddoppio avviene dopo solo quattro minuti: Zimling serve un delizioso piatto al volo per l’accorrente Muller, che entra in area e batte un malpiazzato Baumann sul palo di competenza. Il Friburgo imbastisce una buona reazione ed accorcia le distanze a venti dal termine con Freis, servito sul filo del fuorigioco da un filtrante di Gelson Fernandes. Nel finale l’occasione migliore occorre al Mainz, ma Choupo-Moting trova la pronta risposta di Baumann.
WERDER BREMA-AUSGBURG 1-0 – Altro successo non del tutto meritato per il Werder. I biancoverdi, a punteggio pieno dopo due turni e – cosa decisamente rara per la squadra di Brema – con il portiere Mielitz ancora imbattuto, battono di misura i bavaresi grazie ad un gol di Ekici, che supera un incerto Amsif con un destro da fuori area giunto al termine di un’insistita azione personale. Gli ospiti, però, dominano nel possesso palla e calciano in porta per ben venti volte (contro le cinque del Werder), senza mai riuscire a superare Mielitz. Venerdì, nell’anticipo contro il Borussia, servirà comunque ben altro Werder.
BORUSSIA M'GLADBACH-HANNOVER 3-0 - Vittoria convincente del Gladbach, al primo successo stagionale dopo la clamorosa eliminazione in DFB Pokal sul campo del Darmstadt e la preventivata sconfitta all'Allainz. I fohlen sbloccano la partita al ventesimo con Kruse, servito da un ispiratissimo Raffael. Ed è l'intesa mostrata fra il brasiliano e il tedesco la nota più lieta per Favre, che ha fortemente voluto il fido Raffael (già avuto alle proprie dipendenze nello Zurigo e nell'Hertha) ed ha creduto nelle qualità di Kruse a discapito dell'emergente Hrgota e di De Jong. Il raddoppio dei padroni di casa, complice la disastrosa coppia centrale difensiva ospite, Marcelo-Sanè, avviene in avvio di ripresa con Kramer, che ribadisce in rete da due passi dalla linea di porta dopo il palo colpito da Raffael. La terza rete viene siglata su calcio di rigore - concesso per un fallo di mano di Sakai - dallo specialista Daems. L'Hannover, reduce dalla vittoria contro il Wolfsburg al debutto, deve rimboccarsi le maniche, anche se alcune decisioni del pur ottimo Slomka destano molte perplessità: d'accordo puntare sui giovani, ma rinunciare a cuor leggero ad alcuni uomini come Schlaudraff, Haggui e Schmiedebach che, nel recente passato, hanno fatto le fortune dei sechsundneunzig, pare quantomeno prematuro.
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