BUNDESLIGA 2013/2014, TERZA GIORNATA – Tanti gol, alcune gare dall’andamento incredibile (vedasi il match di Sinsheim) e un quartetto al vertice della classifica, a punteggio pieno, dopo duecentosettanta minuti dall’avvio della Bundesliga: il sabato pomeriggio di calcio tedesco non ha certamente deluso le attese degli appassionati.
BAYERN MONACO-NORIMBERGA 2-0 - Vittoria preziosa della squadra di Guardiola, che resta in testa a punteggio pieno e guarda con ottimismo al match di venerdì contro il Chelsea, dove proverà a riportare in Baviera la Supercoppa Europea. Prima della sfida ai blues, i bavaresi saranno impegnati a Friburgo, martedì alle 18,30, nell’anticipo della quarta di campionato. I campioni d’Europa faticano nel primo tempo: tanto possesso palla ma nessun significativo pericolo portato alla porta di Schafer, complice un Norimberga ben disposto in campo ed abile in fase difensiva a bloccare tutti gli spazi. L’occasione buona arriva poco dopo la mezz’ora, ma Alaba fallisce un calcio di rigore generosamente concesso per un contatto fra Nilsson e Robben. Il Bayern non trova sbocchi ed il Norimberga (a sorpresa) ad andare vicinissimo al gol con Ginczek, autore di un possente destro da fuori area che, complice una leggera deviazione di Neuer, si stampa sulla traversa. Padroni di casa più determinati in avvio di ripresa, ma il match cambia volto intorno al quarto d’ora: fuori un macchinoso – e ancora alla ricerca della migliore amalgama con i compagni di squadra – Thiago Alcantara, dentro Muller. L’ingresso del tedesco dà vivacità a tutta la squadra, che alza il proprio baricentro e si rende più pericolosa anche per vie centrali. Il portiere del Norimberga, Schafer, si erge a eroe dell’incontro e compie miracoli a ripetizione, ma nulla può a venti dal termine: azione elaborata palla al piede dal Bayern, la sfera giunge a Lahm che crossa nel mezzo e trova la testa di Ribery, che sbuca all’improvviso alle spalle di Mandzukic e batte l’estremo difensore ospite. Il raddoppio è nell’aria, e viene confezionato da Robben, autore di una superba azione personale: il numero dieci bavarese parte da destra, supera un avversario, entra in area di rigore, ne mette a sedere altri due e batte sotto le gambe l’ottimo Schafer. Guardiola deve ripartire dal buon secondo tempo dei suoi, anche se paiano evidenti le difficoltà – momentanee – di Thiago Alcantara, lontano parente del calciatore ammirato a Barcellona. Bene, almeno nella prima mezz’ora, Mario Gotze, calato dopo mezz’ora per evidenti problemi di tenuta fisica dovuti al lungo periodo d’inattività.
BAYER LEVERKSUEN-BORUSSIA M’GLADBACH 4-2 – Vittoria convincente delle aspirine, anche se l’avvio di ripresa lascia aperto qualche dubbio sulla tenuta difensiva rossonera. Primo tempo decisamente positivo per gli uomini di Hyypia, capaci di sbloccare l’incontro dopo tredici minuti grazie ad un rigore di Kiessling e bravi – cinque minuti più tardi – a trovare il raddoppio con Sam, ben imbeccato da un assist a rimorchio di Kiessling (lanciato in contropiede da Bender). I fohlen, dopo una prima frazione piuttosto deludente, iniziano la ripresa con ben altro piglio: al decimo, Hermann semina il panico nell’area avversaria e serve la palla in mezzo all’area per Stranzl, che batte Leno ed accorcia le distanze per i suoi; tre minuti più tardi, complice una clamorosa incertezza di Leno, Arango trova il gol del pareggio. La gioia per gli uomini di Favre, però, dura poco: Sam, ancora una volta assistito da un ispiratissimo Kiessling, lascia partire un tiro da fuori area su cui ter Stegen nulla può e porta il Bayer nuovamente avanti. Il sigillo sulla partita lo mette Gonzalo Castro, che lascia partire un destro da fuori area che s’insacca in prossimità dell’incrocio dei pali.
MAINZ-WOLFSBURG 2-0 – Il match più interessante ed equilibrato del sabato pomeriggio, si conclude con la vittoria del Mainz di Tuchel, sempre più protagonista a sorpresa di quest’avvio di Bundesliga. Primo tempo molto tattico: nella prima parte, il Wolfsburg tiene in mano il pallino del gioco e va vicino al gol in un paio di circostanze, mentre il Mainz pensa più a contenere che a offendere; nella seconda metà, invece, la squadra di casa si fa preferire, sfiora il gol in alcune occasioni e dà la netta sensazione di poter far suo il match. La ripresa, però, parte con gli ospiti maggiormente in palla, ma tuttavia incapaci di creare seri pericoli alla retroguardia locale. Al quarto d’ora, nel momento migliore dei Lupi, il Mainz passa in vantaggio: calcio d’angolo dalla destra, Svensson fa da sponda per Choupo-Moting che, lasciato colpevolmente solo da un distratto Luiz Gustavo, ha tutto il tempo per stoppare il pallone e battere Benaglio. La brutta giornata di Luiz Gustavo non è finita: passano solo centoventi secondi e l’ex TSG viene espulso per doppia ammonizione. Il Mainz è in pieno controllo della partita, che si chiude – al settantottesimo – grazie ad un gol in contropiede realizzato da Muller, imbeccato da un lungo lancio con il contagiri di Geis (molto positivo anche oggi).
HOFFENHEIM-FRIBURGO 3-3 - Sei gol, tre espulsioni e tante, tante emozioni. La partita di Sinsheim è stata – per distacco – la più coinvolgente del pomeriggio tedesco. Hoffe in vantaggio, al decimo, su calcio di rigore realizzato da Salihovic e concesso per un fallo ai danni di Volland; il capitano bosniaco dei padroni di casa, non appena realizzato il gol, commette una sciocchezza e rifila uno schiaffetto a Schuster che gli costa il cartellino rosso. Il pareggio del Friburgo giunge dopo solo tre minuti grazie a Sorg, bravissimo a lasciar partire una sassata di destro – leggermente deviata da Firmino – che batte Casteels. La partita s’incattivisce ulteriormente e l’arbitro, in una giornata non particolarmente positiva, distribuisce svariati cartellini. L’Hoffe, nonostante l’inferiorità numerica, passa in vantaggio al ventiquattresimo con una superba palombella di Volland, imbeccato da un lancio lungo di Vestergaard. La risposta del Friburgo non si fa attendere e si concretizza cinque minuti più tardi con Guedè, che insacca nell’area piccola su invito di testa da parte di Schuster. Gli ospiti, ancora a quota zero in classifica, provano a sfruttare la superiorità numerica e costringono il TSG sulla difensiva. Tanta pressione viene premiata al sessantacinquesimo con il gol di Freis, ma la gioia è di breve durata: al settantasettesimo, infatti, i padroni di casa pervengono al pareggio con Strobl, bravissimo a calciare un potente destro da fuori area che batte Baumann.
HANNOVER-SCHALKE 2-1 – Prosegue il momento negativo dello Schalke, sconfitto anche ad Hannover dopo il cocento k.o. di Wolfsburg e il deludente pareggio interno contro il PAOK nel preliminare di Champions. Gara condizionata dall’episodio avvenuto al tredicesimo minuto. Diouf, lanciato a rete in situazione di chiara occasione da gol, viene steso da Howedes all’interno dell’area: calcio di rigore per i sechsundneunzig e cartellino rosso per il capitano dei Knappen. Dal dischetto si presenta lo specialista Huszti, che spiazza Hildebrand e porta in vantaggio l’Hannover. Il meritato raddoppio dei locali avviene a pochi minuti dall’intervallo grazie al solito Diouf, servito da un preciso cross dalla destra di Huszti. Nella ripresa, complice un Hannover meno intraprendente, lo Schalke si mostra più grintoso e, dopo solo dieci minuti, riesce ad accorciare le distanze con Szalai. Nel finale, gli ospiti si buttano in avanti alla ricerca del pareggio, ma la squadra di Slomka fa buona guardia e guadagna tre preziosissimi punti.
HERTHA BERLINO-AMBURGO 1-0 - Importante affermazione per l'Hertha Berlino, nobile neo-promossa autrice di un avvio di stagione spumeggiante, che a molti ricorda, non a torto, l'Eintracht Francoforte della scorso campionato. La squadra di Luhukay vince in misura tutto sommato giusta, anche se l'Amburgo, reduce dalla clamorosa batosta interna contro l'Hoffe, ha creato non pochi grattacapi alla retroguardia berlinese. Dopo un primo tempo equilibrato, con gli ospiti meglio nella prima parte e i locali nella seconda, l'avvio di ripresa vede protagonista l'Hertha, che crea almeno un paio di nitide occasioni da gol. La partita si sblocca ad un quarto d'ora dal fischio finale: perfetto inserimento in area di rigore Schulz, che supera in velocità un difensore avversario e mette la palla dietro a Ramos, bravo a chiudere di piatto e a mettere a segno il terzo sigillo stagionale. L'Amburgo prova a ribaltare il risultato con un finale tambureggiante, ma il risultato non cambia. Per i rothosen, un solo punto nelle prime tre partite, colto, oltretutto, nel match sulla carta (ma solo sulla carta) più complesso, in trasferta a Gelsenkirchen: avvio disastroso, ma con Fink in panchina sarebbe stato sorprendente il contrario.
Nessun commento:
Posta un commento