domenica 1 settembre 2013

BUNDESLIGA, QUARTA GIORNATA- BORUSSIA LEADER SOLITARIO, RESURREZIONE SVEVA


BUNDESLIGA 2013/2014, QUARTA GIORNATA – In vetta c’è solo il Borussia: cadono Mainz e Bayer, il Bayern fa un mezzo passo falso a Friburgo, mentre i giallo-neri vincono a Francoforte e restano soli, a punteggio pieno, in vetta alla classifica. Bene il redivivo Stoccarda, che batte l’Hoffenheim con un tennistico 6-2 e guadagna i primi tre punti stagionali.

EINTRACHT FRANCOFORTE-BORUSSIA DORTMUND 1-2 – Commerz-Bank gremita in ogni ordine di posto, con i tifosi rosso-neri speranzosi di poter assistere ad un match emozionante come un anno fa, quando l’Eintracht bloccò sul 3-3 gli uomini di Klopp. Anche quest’anno la partita non ha deluso le attese, anche se la vittoria del BvB è stata ampiamente meritata. Klopp schiera la stessa squadra scesa in campo venerdì scorso contro il Werder, con l’unica eccezione di Bender al posto di Kehl, mentre Veh, nonostante la buona prova di Celozzi a Braunschweig, ripropone Schrock nell’improbabile ruolo di esterno destro basso. Dominio giallo-nero sin dai primi minuti, con Kuba e Reus che sfiorano il gol del vantaggio. Vantaggio, per l’appunto, che è nell’aria e giunge al decimo minuto: Flum rinvia malamente il pallone, Kuba se ne impossessa, s’accentra e serve un filtrante per Mkhitaryan, che non fallisce a tu per tu con Trapp. Il Borussia domina anche il quarto d’ora successivo, sfiorando il raddoppio in un paio di circostanze. I padroni di casa si risvegliano al trentacinquesimo: palla in profondità di Inui per l’inserimento di Aigner che, lasciato colpevolmente solo dalla disattenta retroguardia ospite, colpisce il palo con un colpo di testa, sulla ribattuta, però, s’avventa Kadlec per il pareggio rosso-nero. Primo gol in Bundesliga per il giovane attaccante ceco, alla seconda presenza con la maglia dell’Eintracht. Avvio di ripresa piuttosto piatto, con i padroni di casa che sembrano in grado di contenere i più quotati rivali. Al decimo, però, Mkhitaryan s’inventa un’azione deliziosa e, con un preciso sinistro da fuori area a mirare il palo più lontano, trova il gol del raddoppio. La partita si vivacizza: l’Eintracht sfiora il gol con Anderson che, con un colpo di testa a botta sicura, colpisce il palo, mentre poco più tardi è il Borussia a sfiorare il terzo gol con Lewandowski. Gli ultimi venti minuti mostrano un ottimo Eintracht, capace di creare un paio di occasioni interessanti con Kadlec, prima, e con Inui, poi, ma il risultato non cambia: dopo cinque anni, la Commerz-Bank Arena è schwarzgelben.
STOCCARDA-HOFFENHEIM 6-2 - Netta e convincente vittoria dello Stoccarda, che riscatta – solo in parte – la figuraccia europea di giovedì. Partenza a razzo degli svevi, che dominano un rinunciatario Hoffenheim e passano in vantaggio al dodicesimo con Rudiger, servito da un assist al bacio dell’attivissimo Maxim. Il raddoppio arriva dopo solo sei minuti: calcio d’angolo telecomandato del solito Maxim e possente inzuccata di Ibisevic, che batte Casteels e segna il più classico dei gol dell’ex. E non sarà l’unico della giornata. Gli ospiti, al venticinquesimo, riaprono il match con Volland, complice l’involontaria deviazione di Rudiger. La gioia per il TSG, però, è di breve durata. Passano solo centoventi secondi e Maxim, approfittando di una sciagurata uscita di Casteels, insacca a porta sguarnita per il 3-1 locale, risultato con cui le due squadre vanno al riposo. Nel secondo tempo la musica non cambia. Lo Stoccarda, dopo appena due minuti dalla ripresa delle ostilità, trova il quarto gol con Ibisevic che, servito da Sakai, approfitta di una colossale dormita di Abraham. L’inconsistente Hoffenheim, sparisce definitivamente dal campo. Al cinquantacinquesimo, Gentner lancia in profondità Maxim, il talento rumeno entra in area, si sistema il pallone sul piede preferito e lascia partire un destro a giro su cui Casteels nulla può. Lo Stoccarda non è ancora sazio. Passano otto minuti e Ibisevic, approfittando dell’uscita a vuoto del pessimo Casteels, insacca di testa un cross dalla destra di Werner e sigla la tripletta personale. Nel finale, Firmino sigla il gol del definitivo, quanto inutile, 6-2. Peccato, per i tifosi biancorossi, che il Vfb si sia svegliato solo oggi: se solo avesse giocato così tre giorni fa, in Europa League, lo Stoccarda sarebbe ancora in corsa su tutti i fronti.

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