sabato 16 marzo 2013

BUNDESLIGA, 26.A GIORNATA: IL PUNTO DEL SABATO POMERIGGIO



BORUSSIA DORTMUND – FRIBURGO 5-1 - Doveva riscattarsi la banda di Klopp, reduce dalla bruciante sconfitta nel derby della Ruhr, E riscatto, come previsto alla vigilia, è stato. Il tecnico giallonero schiera in campo la migliore formazione possibile, con una rilevante novità sulla mediana: l’impiego contemporaneo di Gundogan e Sahin.
 Mai, infatti, i due calciatori d’origine turca avevano formato la mediana giallonera dal primo minuto. Eppure, dopo circa mezz’ora, la squadra di casa subisce il gol del Friburgo: da un lungo spiovente dalla destra, la palla giunge in area a Kruse, che serve un pallone al limite dell’area piccola per il tocco vincente dell’accorrente Schimd, autore del sesto gol personale in questa stagione. Il Borussia reagisce immediatamente, ma trova il gol del pareggio solo a cinque minuti dalla fine del primo tempo grazie a Lewandowski, che, lasciato solo dai difensori avversari, insacca di testa un preciso invito di Sahin. Primo tempo finito? Macché. Il Borussia, una volta sbloccatosi, realizza due reti in due minuti: al 44°, Kouba crossa dalla destra, la palla viene deviata da un difensore e giunge a Sahin, che con un bel sinistro rasoterra porta in vantaggio gli Schwarzgelben; al 45°, al termine di un’azione concitata nata da un incursione di Schmelzer sul lato sinistro,  Lewandoski ribadisce in rete dopo una respinta di Baumann.  Nella ripresa il Borussia mantiene tranquillamente le fila del gioco. Al 72°, dopo un calcio di rigore negato per un netto fallo di Krmas ai danni di Gotze, i gialloneri fanno poker con Sahin, che con un felpato tocco di sinistro batte il portiere ospite. Il disastroso pomeriggio della squadra di Streich, però, non è ancora finito: a dieci dal termine, Lewandowski parte da destra, semina il panico nella retroguardia ospite e serve un pallone d’oro per Bittencourt, che trova il primo in Bundesliga con il più semplice dei tap-in.  Il Borussia, c’è. E in Champions League ci farà ancora divertire.
NORIMBERGA – SCHALKE 04 3-0 -  Che Norimberga! E che bella partita è stata, quella andata in scena oggi nella storica cittadina bavarese. Il risultato finale, ad onor del vero, è bugiardo, ed è troppo penalizzante nei confronti della squadra di Gelsenkirchen. La partita si sblocca alla mezz’ora: Pekhart aggancia al volo e serve con un magnifico pallonetto Feulner, il numero sette locale – dopo aver vinto un contrasto con Howedes – entra in area di rigore e batte Hildebrand. Lo Schalke reagisce, sfiora il gol in alcune circostanze ( clamoroso un errore di Obasi, susseguente ad un palo colto da Howedes), ma soccombe definitivamente al 70° per mano di Esswein, autore di una pregevole azione personale conclusa con un bel destro sul primo palo ( coperto male da Hildebrand). A tre minuti dal fischio finale, i padroni di casa trovano il gol del definitivo 3-0: Kiyotake s’inventa uno splendido assist in profondità per Frantz, che dribbla Hildebrand e insacca a porta vuota. Per i padroni di casa si tratta del settimo risultato utile consecutivo: da quando s’è ne andato Hecking, il Norimberga ha perso un solo match. Chi l’avrebbe detto?
AMBURGO – AUSBURG 0-1 - Prosegue la rincorsa disperata alla salvezza dell’Ausburg, che espugna Amburgo contro ogni pronostico. La squadra di Weinzierl, grazie al mancato successo dell’Hoffenheim, si porta ora a quattro punti dalla retrocessione diretta, mentre sono cinque le lunghezze di ritardo dalla salvezza diretta. I bavaresi trovano il gol-partita all’ottavo minuto: da un calcio di punizione dalla sinistra di Werner, Callsen-Bracker anticipa Bruma e con un possente colpo di testa batte Adler. L’Amburgo  reagisce, sfiora il gol con Rudnevs in almeno due circostanze, ma non riesce ad ottenere quel punticino che, alla luce dei risultati emersi nel pomeriggio, gli avrebbero consentito di accorciare sullo Schalke.  E sabato prossimo, in un match dal sapore antico, i rothosen saranno di scena all’Allianz.
WERDER BREMA – GREUTHER FURTH 2-2 - Continua a deludere il Werder. La squadra di Schaaf, alla quinta partita consecutiva senza vittorie, non riesce a superare neppure il fanalino di coda Furth.  Dopo un primo tempo combattuto, caratterizzato da alcune grosse amnesie difensive delle difese e da invitanti azioni da gol non concretizzate a dovere, la gara si sblocca al secondo minuto della ripresa grazie ad un calcio di rigore trasformato da Hunt. La reazione degli ospiti è veemente: Schmidtgal sfrutta un buco sul lato destro e crossa nel mezzo, la palla viene “ciccata” da Schmitz e giunge a Fürstner, che non deve far altro che spingere il pallone in rete. Il Werder, dopo aver fallito una buona occasione con De Bruyne, subisce il gol del raddoppio ospite per mano di Petsos, autore di un bel calcio di punizione agevolato dalla mal disposta barriera avversaria. La pochezza del Werder è imbarazzante. I biancoverdi, però, riescono a strappare un punticino ancora su calcio di rigore. E a realizzarlo è ancora Hunt, che per poco non si fa intercettare il pallone dall’ottimo Grun. Per Kramer, alla prima da head-coach sulla panchina del trifoglio, si tratta di un buon punto, anche se la vittoria dell’Ausburg allarga ulteriormente il margine dalla zona salvezza. In casa Werder viene data ancora fiducia a Schaaf, anche se è lecito chiedersi per quanto tempo gli verrà concessa.
HOFFENHEIM – MAINZ  0-0 - L’Hoffe sceso in campo quest’oggi a Sinsheim, difficilmente si salverà: lento, poco combattivo e spesso in balia dell’avversario. Un disastro. E la vittoria dell’Ausburg, corsaro in quel d’Amburgo, complica dannatamente le cose per gli uomini del pessimo Kurz, ora distanti quattro punti dai diretti rivali. Il calendario, inoltre, non agevola di certo l’Hoffenheim, che alla ripresa della Bundes sarà di scena a Gelsenkirchen, mentre l’Ausburg riceverà la visita dell’Hannover. Punto che va stretto al Mainz. La squadra di Tuchel, avrebbe meritato di portare a casa l’intera posta in palio e, conseguentemente, di scavalcare  - momentaneamente – l’Eintracht al quarto posto.
BAYER LEVERKUSEN - BAYERN MONACO 1-2 - Quattro anni. Tanto è il tempo passato dall’ultimo successo del Bayern a Leverkusen. Oggi la corazzata bavarese è riuscita a sfatare il tabù della BayArena vendicando la sconfitta dell’andata, l’unica fin qui subita in questo campionato.  Aspirine in formazione tipo, conBoenisch che si è  impossessato della mancina werkself a discapito del ceco Kadlec; Bayern, invece, in veste parzialmente sperimentale, con Schweini “finto trequartista”, Shaqiri a sinistra,Luiz Gustavo in mediana al fianco di Martinez e Gomez titolare.
La partita prende avvio com’era lecito attendersi alla viglia, con il Bayer arroccato dietro e pronto a ripartire, mentre il Bayern detta il ritmo del match. Al decimo, gli ospiti costruiscono la prima occasione da gol con Shaqiri, che arriva in ritardo su un invitante cross dalla sinistra di Alaba. Fra il ventesimo e il trentesimo, il Bayern crea tre occasioni da gol: nelle prime due,Schweinsteiger non trova la porta per un non nulla, mentre nell’ultima è protagonista Gonzalo Castro, che salva sulla linea un colpo di testa a botta sicura di Boateng. Il Bayer, dopo trentacinque minuti di dominio ospite, si rende pericoloso con Boenisch, che costringe Neuerad un difficile intervento in corner. Dopo solo un minuto, però, le aspirine cedono: Shaqiri lancia Gomez, che supera Carvajal con un pallonetto, dribbla Boenisch e con un preciso destro batte Leno. Si va al riposo con il Bayern meritatamente in vantaggio di un gol.
Nella ripresa, le aspirine si presentano in campo con Sam al posto del deludente Schurrle, mentre gli ospiti confermano l’undici della prima frazione.  E’ un altro Bayer, decisamente più vivace, attento e con un baricentro decisamente più alto. La pressione dei rossoneri è insistente, ma le azioni pericolose non portano mai a delle conclusioni nello specchio della porta; da sottolineare, al ventesimo,  un tiro dal limite dell’area di  Boenisch  murato da Boateng, che si frappone alla conclusione del polacco e devia in calcio d’angolo.  Il Bayern, dopo venti minuti in sofferenza, torna a farsi vivo al settantesimo con Robben,  che crea panico nella difesa avversaria ma si fa murare al momento di concludere in porta. A un quarto d’ora dal termine, i padroni di casa pervengono al pareggio: Gonzalo Castro batte un corner dalla destra, Boenisch spizza di testa e serve Rolfes che, lasciato colpevolmente solo da Luiz Gustavo, insacca di testa a due metri dalla linea di porta.  Il Bayern reagisce da grande squadra: passano solo due minuti e Claudio Pizarro sfiora il primo gol stagionale in Bundes con un diagonale che termina di poco fuori.  Il Bayer sembra in grado di portare a casa il punto, ma a tre minuti dal fischio finale il risultato cambia: Schweinsteiger batte un calcio di punizione nel mezzo, Wollscheid – nel tentativo d’anticipare un avversario – tocca il pallone con la schiena e rende la traiettoria imparabile per Leno.  Il Bayern, con un po’ (forse molta) fortuna, passa in vantaggio.
Negli ultimi cinque minuti non accade più nulla. Il Bayern – se batte l’Amburgo e il Borussianon vince a Stoccarda – potrebbe festeggiare il titolo alla ripresa del torneo, quando alla fine mancherebbero ancora sette partite. La squadra di casa, che  resta saldamente  in terza posizione, deve far tesoro dell’ottima seconda frazione disputata, quando ha deciso di giocarsela a viso aperto contro i più quotati avversari. Il ritorno in Champions, salvo improbabili suicidi, è cosa fatta, ma questa squadra deve osare di più. E, possibilmente, esibire un gioco più armonioso.

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