domenica 28 ottobre 2012

BUNDESLIGA NONA GIORNATA: BAYERN MONACO-BAYER LEVERKUSEN 1-2

Abbracci e gioia: dopo ventitré anni, Monaco è Werkself
VENTITRE ANNI DOPO-  21/10/89. No, non sono numeri da giocare sulla ruota di Napoli, ma la data dell'ultimo successo del Bayer Leverkusen a Monaco di Baviera. All'epoca il muro di Berlino esisteva ancora, anche se sarebbe caduto da lì a pochi giorni ( 9/11/1989). Lo stadio di Monaco di Baviera era il glorioso Olympiastadion, teatro diciassette anni prima di un'olimpiade passata tragicamente alla storia per l'attentato di matrice terroristica palestinese. Internet non esisteva, la telefonia mobile sembrava ancora un sogno e per parlare  con la propria amata - lontano dagli orecchi indiscreti dei genitori - si andava con i gettoni alla cabine della Sip (le schede telefoniche da £.10.000 le inventarono successivamente).  Tutto questo per rimarcare quanto tempo è passato e la straordinaria rilevanza che assume il successo delle aspirine oggi all'Allainz Arena, il terzo nella storia della formazione di Leverkusen in terra bavarese.

Il canovaccio tattico è, com'ero lecito attendersi, chiaro sin dal principio: Leverkusen arroccato in difesa e pronto a ripartire in contropiede con  Schurrle e Kissling; Bayern padrone del gioco, alla ricerca della nona vittoria consecutiva. La linea mediana delle aspirine è praticamente schiacciata su quella difensiva, con il trio Bendner-Rolfes- Reinartz aiutato da un Castro decisamente generoso in fase di ripiego; in avanti, di fatto, restano solo Schurrle ( in posizione praticamente da trequartista puro, pronto anche ad andare a pressare il primo portatore di palla avversario) e Kissling. Il Bayern, orfano di Ribery e con Robben inizialmente in panchina, si affida ad Alaba esterno alto e Kroos trequartista in appoggio dell'unica punta, Mandzukic. Confermata in toto la linea difensiva a quattro, con Badstuber ( ndr: ma perchè deve giocare sempre?  Mistero) a sinistra,  coppia centrale Dante-Boateng e Lahm a destra.

La partita è inizialmente dominata dal Bayern che, nei primi dieci minuti, va vicinissimo al gol in due occasioni con Schweinsteinger e Mandzukic. L'avvio sembra promettere decisamente bene per i padroni di casa, ma il Bayer è bravo a chiudere tutti gli spazi e il Bayern, al di là del netto dominio nel possesso palla, non si rende mai realmente pericoloso. Anzi, sono gli ospiti che, intorno alla metà della prima frazione, si vedono annullare - giustamente- un gol di Wollscheid. La gara è molto tattica e, francamente, avara di emozioni. Per vivere un'emozione degna di nota bisogna aspettare il 35°, ma l'insidioso tiro da fuori area di Kroos viene deviato in angolo da un attento Leno. Quando tutto lascia presagire che le squadre vadano al riposo a reti ancora inviolate, arriva inatteso il gol del Bayer: Castro lancia magnificamente Rolfes sulla trequarti avversaria, il capitano delle aspirine stoppa involontariamente di tacco e serve una splendida palla in area a Schurrle, l'ex nullfunfer si inserisce perfettamente e serve nel mezzo per la corrente Kissling che, complice un errore di Lahm, batte Neuer. Aspirine al riposo in vantaggio: incredibile, ma vero.
 I padroni di casa, al ritorno in campo, si presentano con Shaqiri al posto di Badstuber, con conseguente arretramento di Alaba sulla linea di difesa. In avvio di ripresa è Kroos ad avere una buona chance, che però si risolve con un nulla di fatto. Il Bayern domina ma difficilmente si rende realmente pericoloso, mentre il Bayer si fa vivo con pericolose azioni di contropiede sull'asse Schurrle-Kissling. Il vecchio Jupp prova la mossa della disperazione: fuori un acciaccato Luiz Gustavo, dentro Robben; il cambio comporta lo spostamento nel ruolo di mezza punta centrale di Muller e l'arretramento in mediana di Kroos. L'ingresso dell'olandese rinvigorisce i bavaresi, che si rendono pericolosi in almeno quattro circostanze nell'arco di dieci minuti, senza, però, trovare la via del gol. I padroni di casa si sbilanciano ulteriormente ad un quarto d'ora dal termine con l'ingresso di Pizarro al posto di un evanescente Schweinsteiger. I benefici dell'ingresso in campo dell'ex Werder sono immediati, visto che il Bayern, grazie ad un suo splendido assisit, ottiene il gol del pareggio con l'onnipresente Mandzukic, sempre più capocannoniere della Bundes ( con tanti saluti a Mario Gomez). L'Allainz Arena crede convintamente nelle possibilità di portare a casa i tre punti e spinge Lahm & C. verso il successo. Passa solo un minuto e la premiata ditta  "Pizarro-Mandzukic" va vicinissima al gol, ma il tiro del peruviano - deviato involontariamente dal croato - si spegne sul palo. La pressione del Bayern suggerisce all'accoppiata Lewandowski-Hyppia d'inserire forze fresche: fuori Schurrle e Kissling, dentro Hegeler e Sam. Mai cambio si rivelò più azzeccato. Passano solo due minuti, infatti, ed è Sidney Sam, servito splendidamente da uno straordinario Gonzalo Castro,  a decidere l'incontro con una splendida inzuccata deviata da Boateng. Nei minuti finali l'assalto del Bayern si rivelerà inutile:  dopo ventitré anni, il Bayer espugna il campo più prestigioso dell'intera Bundesliga!

PAGELLE:
Bayern Monaco: Neuer 5,5, Lahm 5, Boateng 5, Dante 6,5, Badstuber 5; Schweinsteiger 5,5, Luiz Gustavo 5,5; Alaba 5,5, Kroos 6,5, Muller 6; Mandzukic 6,5  Sub.: Shaqiri 6,5, Robben 6, Pizarro 7  All. Heycknes 5,5

Bayer Leverkusen: Leno 6,5, Carvajal 5,5, Toprak 6,5, Wollscheid 7, Hosogai 5; Reinartz 7, Rolfes 6,5, Bendner 6; Castro 7,5, Schurrle 5,5; Kissling 6,5  Sub: Hegeler s.v., Sam 7, Friedrich s.v. All. Lewandowski 6,5

domenica 21 ottobre 2012

BUNDESLIGA 8.GIORNATA: BORUSSIA DORTMUND-SCHALKE 04 1-2

Anche i migliori sbagliano: c'è lo zampino di Klopp nel k.o. del BvB

DIFESA A TRE MA PERCHE'?-   Qual'è la partita più sentita in terra teutonica?  La risposta è scontata: il Ruhr-Derby! Da sempre Dortmund e Gelsenkirchen, separate da  una trentina di km., sono fiere rivali della Germania pallonara, anche se quest'anno,purtroppo, si sono verificati  degli incidenti fra le opposte tifoserie che hanno portato all'arresto di circa 200 tifosi, la maggior parte di essi - stando a quanto comunicato dalla polizia - sono di fede Schalke. E il problema della violenza negli stadi si fa sempre più insistente in Germania, tanto che la federazione si è trovata costretta a varare drastiche misure "anti-violenza", che vedono coinvolte in primis le società; alcune di queste (Union Berlin e St.Pauli, in Zweite) hanno già dichiarato il proprio rifiuto a seguire tali direttive. Vedremo come andrà a finire, ma mai come in questo caso vale il detto "tutto il mondo  è paese".
Ci sono partite che bisogna vincere ad ogni costo, quindi, al di là della classifica e degli impegni infrasettimanali di coppa. E per i tifosi gialloneri, il match di ieri era da portare a casa ad ogni costo. Da qui risulta incomprensibile la decisione di Klopp di sperimentare la difesa a tre, con Bendner perno centrale, Hummels centro-sinistra e Subotic centro-destra, nonché un centrocampo a cinque con Grosskreutz interno di centrocampo e Piszczek esterno alto con licenza di offendere: praticamente una mezza rivoluzione, che se provata contro il Furth ( con il massimo rispetto per i Kleeblatter) potrebbe avere "impatto-zero" sul risultato finale, ma che contro i Knappen poteva - come poi effettivamente è stato - risultare molto dannoso. A nulla è servito il ritorno al più consono 4-2-3-1 dopo mezz'ora: la squadra era ormai in totale confusione. Il mago Klopp, nell'intervista post-partita, ha ammesso i propri errori, assumendosi la responsabilità della sconfitta del BvB. Si è forse trattata di una prova per vedere se questo tipo di schema, nella sfida impossibile al Real di Mou in programma mercoledì, poteva tornare utile. Oppure si è trattata solamente di un'opzione tattica adottata per poter controllare gli inserimenti degli esterni dei Knappen, che invece hanno tratto il massimo beneficio dallo schema avversario. Io resto dell'idea che sia stato un tentativo per cercare di integrare al meglio la coppia Reus-Lewandowski: liberare il tedesco da compiti di copertura, grazie ad un centrocampo più robusto, poteva portare dei benefici in fase di finalizzazione, oltre che migliorare l'intesa fra i due, che fino ad oggi non è stata fra le più esaltanti. Al di là degli errori e dei discorsi tattici, va rimarcato che ieri il BvB ha fatto a meno di Schmelzer, Gundogan, Gotze e Kouba, titolari di un certo peso nello scacchiere giallonero.
Bene lo Schalke, che dispone di due esterni di livello europeo, entrambi provenienti dalla scuola del PSV, come Afellay e Farfan. A differenza dello scorso anno, quando il solo Huntelaar sembrava l'unico terminale offensivo, la squadra di Gelsenkirchen dispone di una maggiore varietà negli schemi offensivi, grazie all'arrivo del già citato Afellay e di un Holtby decisamente più continuo, molto bravo a far da raccordo fra la mediana e la trequarti Konigsblauen. Bene anche la cerniera davanti alla difesa formata da Hoger e Neustädter, con il primo capace addirittura di segnare il gol del momentaneo 2-0 per i knappen, ovvero il secondo gol in carriera in Bundes. Male, invece, il portiere Unnerstall, ma Hildebrand, nelle ultime settimane fermo per un infortunio, è ritornato a disposizione di Stevens ( ieri era in panchina) e sembra pronto per riprendersi la maglia da titolare.

LA PARTITA- Non è stato comunque un gran Ruhr-Derby: poche emozioni, la maggior parte di esse concentrate nei primi venti minuti della ripresa, partita decisamente tattica e molta - forse troppa - melina a metà campo. Alla prima vera occasione la partita si è sbloccata: cross dalla destra di Farfan indirizzato in mezzo all'area di rigore, Bendner respinge di testa, ma la palla arriva dalle parti di Afellay che con fantastico destro al volo realizza il gol del vantaggio. Il Dortmund sembra tramortito e non si rende mai realmente pericoloso in tutto il primo tempo. L'unica vera emozione dei primi quarantacinque minuti la regala ancora lo Schalke con Huntelaar, ma il colpo di testa da buona posizione dell'olandese termina alto sopra la traversa.
Pronti via e lo Schalke, dopo solo due minuti dalla ripresa delle ostilità, trova il gol del raddoppio: Holtby è bravissimo a lanciare Hoger nello spazio, l'ex mediano dell'Alemannia Aachen si inserisce benissimo per vie centrali e a tu per tu con Weidenfeller non sbaglia. BvB 0, Schalke 2. Risultato impensabile alla vigilia. Il BvB è come un boxer al tappeto, stordito ed incapace di reagire. Al 53° è Matip a fallire la palla del clamoroso 0-3: il centrale dello Schalke, a due metri della porta completamente spalancata, calcia alle stelle. D'improvviso, in modo casuale e inatteso, si riapre il match: Reus calcia una punizione dalla trequarti sinistra del campo indirizzata verso l'area di rigore, Lewandowski salta più in alto di Matip e devia di testa cogliendo impreparato un disattento Unnerstall, indeciso se uscire o restare fra i pali. E' il gol della speranza per i tifosi schwarzgelben e anche la squadra di Klopp sembra finalmente crederci. Passano due minuti ed è Marco Reus a sfiorare il gol del pareggio, ma la conclusione dell'ex Gladbach, giunta al termine di un bello spunto personale, termina sull'esterno della rete. Il BvB preme, ma lo Schalke riesce a controllare senza troppi patemi. Le ultime azioni rilevanti sono tutte per lo Schalke: al 70° è Afellay ad andare vicino alla doppietta personale, ma Weidenfeller è bravo a respingere d'istinto; al minuto 85 è Huntelaar ad andare vicino al gol, ma il tiro ad incrociare sul secondo palo termina fuori di poco.

PAGELLE

BORUSSIA DORTMUND: Weidenfeller 6,5; Subotic 5,5, Bendner 5, Hummels 6; Piszczek 5,5, Leitner 6,  Kehl 5 , Grosskreutz 5, Perisic 4,5; Reus 6, Lewandowski 5,5 Sub: Schieber 5, Bittencourt 5,5, Felipe Sanata s.v.  All. Klopp 4

SCHALKE 04: Unnerstall 5, Uchida 6, Howedes 6,5, Matip 6, Fuchs 6,5; Hoger 7, Neustädter 6,5; Farfan 6,5, Holtby 7, Afellay 7,5; Huntelaar 5,5 Sub.: Barnetta 5,5, Jones s.v., Moritz s.v. All. Stevens 6,5

martedì 16 ottobre 2012

DRITTE LIGA (3.LIGA), ANALISI DOPO 13 GIORNATE: PAZZA, PAZZA, DRITTE

Bischoff esulta: l'ex Werder e Arsenal, è il leader della capolista Munster

VETTA GIREVOLE-  Osnabruck, Unterhaching, Arminia Bielefield, Heidenheim, Prussen Munster: sono queste le capoliste che, dalla terza alla tredicesima di campionato, si sono avvicendate in vetta alla classifica. Il dato sorprende ancor di più se si considera che queste squadre si sono avvicendate per sette volte in vetta: se escludiamo le prime due giornate, la capolista è quasi sempre cambiata! Queste statistiche fanno  capire quanto sia equilibrata questa dritte liga. Un torneo  che si annunciava molto equilibrato  grazie alla presenza di numerose nobili decadute, anche se  il solo Arminia  ha avuto un avvio decisamente positivo, mentre le altre hanno deluso: l'Alemannia Aachen, grande favorita della vigilia, ristagna nella parte bassa della classifica ( +3 dalla zone retrocessione), è rimasta a secco di vittorie per quasi due mesi ed ha cambiato la guida tecnica; l'Hansa Rostock si è ripreso grazie all'avvento in panchina di Fascher, ma l'avvio di stagione è stato da incubo; il Karlsruher, partito ad inizio stagione con il ruolo di outsider di  lusso, ha dimostrato una discontinuità imbarazzante e una qualità di gioco alquanto scadente.
 Si sono al momento consolidate alcune realtà che già negli ultimi anni avevano ben impressionato nella terza divisione tedesca, come l'attuale capolista Prussen Munster, il solito Osnabruck ( un'abituè delle zone d'alta classifica della dritte liga) e l'Heidenheim. Le sorprese, al vertice, sono rappresentate dall'Arminia Bielfield che, trascinato da un Klos infallibile sotto porta, sta albergando nelle zone d'alta classifica dopo una stagione - quella passata - trascorsa perennemente lontano dai primi posti, e dall'Unterhaching che si trova momentaneamente al terzo posto nonostante i pronostici della vigilia fossero ben altri.

Dopo un calcio mercato decisamente penalizzante, sta vivendo una stagione molto deludente il Rot Weiss Erfurt, mentre si stanno confermando il Wacker e l'Offenbach, quest'ultimo, partito con la bellezza di quattro sconfitte consecutive, ha  infilato una serie di risultati positivi importante che gli ha consentito di agguantare la  zona play-off.
Aveva stupito tutti in avvio di stagione lo Stoccarda Kickers, squadra neo-promossa della Regionalliga, capace  di vincere nettamente il derby di Stoccarda (4-1) e di battere nettamente l'Osnabruck (3-0): il prosieguo, però, non è stato altrettanto entusiasmante, ed ora la squadra del campione del mondo Guido Buchwald ( attuale dirigente di quella che fu la sua prima squadra da professionista) si trova mestamente a metà classifica. Anche un'altra neo-promossa, l'Hallescher, ha avuto una netta flessione dopo un avvio di stagione promettente, mentre l'ultima neofita della terza serie, il BvB Amateur, ha deluso profondamente e attualmente si trova all'ultimo posto in classifica.

Chi sarà promosso? Difficile dirlo, ma il Prussen ha dimostrato di essere solido come nessun altro, anche se pare troppo dipendente dalla buona vena di Bischoff e Taylor; per quanto fin qui visto, sono loro i favoriti numero uno per la promozione. Per la seconda piazza vedo molto bene l'Heidenheim, che già lo scorso anno ha sfiorato i play-off, mentre per il terzo posto dico Hansa Rostock, formazione che sembra rivitalizzata dall'arrivo in panchina di Fascher e che può contare su un bomber di razza come Smetana. L'Unterhaching e l'Arminia  non mi sembrano in grado di poter competere ad alto livello nel lungo periodo, mentre l'Osnabruck, squadra che in teoria potrebbe lottare fino alla fine per la promozione, rischia di pagare a caro prezzo i problemi finanziari del club.

domenica 14 ottobre 2012

SPECIALE ZWEITE LIGA, ANALISI DOPO NOVE GIORNATE: I LEONI RUGGISCONO!

Dennis Kruppke, leader indiscusso dell'Eintracht capolista

LOWEN ALLA RISCOSSA-  Fra i padri fondatori della Bundes cinquant'anni fa, nonchè vincitori del titolo nel lontano 1967, i leoni di Braunschweig  fanno sul serio: mai come quest'anno si fa concreta la possibilità di tornare, dopo quasi trent'anni d'assenza, nella massima divisione tedesca. Certo, il cammino è ancora lungo e irto di insidie, ma la compattezza e la solidità mostrate lasciano ben sperare i tifosi giallo-blu, tornati in Zweite Liga lo scorso anno dopo un quadriennio trascorso in terza divisione. Una partenza difficilmente ipotizzabile alla vigilia, anche se già lo scorso anno - seppur con una serie di risultati positivi decisamente inferiore - l'avvio di stagione della squadra della Bassa Sassonia fu entusiasmante, mentre la seconda parte  fu decisamente poco positiva.

Quali sono le squadre che devono maggiormente temere gli uomini di Lieberknecht? Risposta semplice, ma da far tremare i polsi: l'Hertha Berlino, il Kaiserslautern e il Monaco 1860. Senza dimenticare possibili outsider come l'ambizioso Ingolstadt o il neo-promosso Aalen, squadra, quest'ultima, che già avevamo segnalato come possibile sorpresa nella preview stagionale su " Il Renzaccio". La squadra capitolina, giustamente considerata la grande favorita della vigilia, ha avuto un avvio stentato, complici alcuni risultati particolarmente negativi ( clamoroso, fra tutti, il k.o. per 3-1 patito sul campo del FSV). Provvidenziale, in tal senso, è risultata la pausa  di settembre: da allora la squadra di Luhukay ha esibito un gioco decisamente migliore, i risultati positivi sono arrivati e anche la classifica è nettamente migliorata per i biancoblu,  attualmente posizionati al secondo posto; da migliorare, comunque, il rendimento esterno. Se il problema dell'Hertha è il rendimento lontano da Berlino, quello del Kaiserslautern è esattamente opposto: troppo pochi punti conquistati sul terreno amico del Fritz Walter Stadion. La squadra di Foda, allenatore ancora acerbo per i grandi palcoscenici, ha mostrato ottime trame a livello offensivo ( davvero esplosiva la coppia Idrissou-Bunjaku) ma deve nettamente migliorare in fase difensiva. E' iniziata bene anche la stagione del Monaco 1860, anche se nell'ultimo turno, nella difficile trasferta di Berlino, i leoni bavaresi hanno rimediato un sonoro 0-3. A sprazzi i nuovi acquisti, mentre Lauth si è confermato assolutamente imprescindibile.

Stanno deludendo, invece, alcune autorevoli candidate alla promozione come il Colonia e il St.Pauli. I caproni, reduci da una dolorosa quanto inattesa retrocessione, hanno faticato non poco ad adattarsi alla categoria, complice anche lo stravolgimento avvenuto nella rosa. L'ottimo Stanislawski ha dovuto rifondare dalle ceneri della disastrosa gestione Solbakken e solo ora, dopo nove giornate, sembra aver imbucato la strada giusta; i soli nove punti conquistati, però, non lasciano l'ex tecnico del St.Pauli esente da colpe. I Kiezkicker, a differenza del Colonia, hanno optato per il cambio di guida tecnica: via Schubert, che ha conquistato solo sei punti in otto partite, è arrivato Frontzeck, allenatore che in carriera - ad eccezione di una salvezza ottenuta con l'Arminia - non hai mai ottenuto grandi risultati.  La situazione della famosa squadra amburghese è davvero preoccupante: penultimo posto in classifica e vittoria che manca dal primo settembre ( faticoso successo interno contro il neo-promosso Sandhausen, l'unico fin qui ottenuto in campionato).

Se due sono state le delusioni maggiori (anche se non van dimenticati il Bochum e il Duisburg), due sono state anche le maggiori sorprese. Alzi la mano chi, ad inizio stagione, si sarebbe immaginato un avvio così strepitoso di Energie Cottbus e FSV Francoforte. La squadra dell'Est, rinforzata dall'arrivo di Sanogo, ha messo in mostra un bel calcio, anche se la recente serie negativa ha scalfito un po' l'entusiasmo dei tifosi dell'Energie. Ancor più incredibile l'avvio della seconda squadra di Francoforte, considerata ad inizio stagione la più seria candidata alla retrocessione al pari dello Jahn Regensburg: trascinato dalla coppia d'attacco Kapllani-Verhoek, l'FSV ha veleggiato nei primissimi posti per buona parte di quest'avvio stagionale, cogliendo anche dei prestigiosi successi al cospetto di team decisamente più quotati ( vittorie interne contro Hertha e St.Pauli e il successo esterno di Ingolstadt).

PROMOSSI, BOCCIATI E RIMANDATI
Promossi: Eintracht Braunschweig (9,5), Energie Cottbus (7,5),Aalen (7,5),FSV Francoforte (7,5), Hertha (6,5), Kaiserslautern (6,5), Monaco 1860 (6,5),Jahn Regensburg (6),Union Berlino (6)

Rimandati: Ingolstadt (5,5), Paderborn (5,5), Sandhausen (5,5)

Bocciati: Dynamo Dresda (5),Erzgebirge Aue(5),Bochum (4,5), Colonia (4), Duisburg (4), St.Pauli (3)

                                                  TOP 11 DOPO LA NONA GIORNATA


                                                                 All.Lieberknecht (Eintracht B.)

sabato 13 ottobre 2012

BUNDESLIGA, ANALISI DOPO LA SETTIMA GIORNATA: CAMPIONATO FINITO?

Ribery, trascinatore assoluto del Bayern

A UN QUINTO DEL CAMMIN DI BUNDESLIGA...-  Chi fermerà il Bayern? La squadra di Heynckes sembra un rullo compressore inarrestabile: sette vittorie, ventuno gol fatti e solo due subiti. Un autentico carro armato che, al di là degli schiaccianti numeri, ha dato la sensazione di non aver faticato più di tanto. Ed è questo l'aspetto  che fa tremare i polsi alle rivali vere ( BvB e Schalke) dei bavaresi, già oggi distaccate significativamente in classifica. Il faraonico mercato della triade bavarese, mai così dispendioso come in questa stagione, sta dando i suoi frutti: Dante è riuscito a dare maggior solidità in difesa, complice anche lo slittamento di Badstuber a sinistra, zona dove può nuocer meno; Mandzukic si sta guadagnando, giornata dopo giornata, il ruolo di titolare grazie a prestazioni importanti, tanto che ora in molti mettono in dubbio l'utilità effettiva di Mario Gomez; Shaqiri, nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa, ha dato un ottimo apporto, confermando di essere uno fra i maggiori talenti del panorama europeo; Javi Martinez, arrivato all'ultimo minuto per la cifra record di quaranta milioni, deve ancora dimostrare di valere una simile cifra, ma nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa non ha fatto mancare il suo contributo. Se ai nuovi arrivati aggiungiamo un Luiz Gustavo mai così in palla nemmeno nel periodo d'oro di Hoffenheim e un Ribery strepitoso come nell'anno del debutto in Bundesliga, si capisce bene perchè i bavaresi stiano dominando nettamente il campionato.
Campionato già chiuso? Personalmente non credo. E per rinfrescare la memoria di qualcuno, suggerirei la lettura di questo post. Oggi, come allora, Hannover è il campo dove il Borussia perde punti pesanti e inizia ad avere un ritardo in classifica significativo. Vedo favorito il Bayern, ma i gialloneri sapranno rendere viva questa Bundes e arriveranno alla trentaquattresima con un ritardo certamente inferiore. In alcune partite, come quella di Amburgo, se fossero stati invertiti i portieri il BvB avrebbe portato a casa i tre punti, ma disponendo di un estremo difensore poco costante come Weidenfeller i rischi sono noti. Tanta sfortuna, quindi, ma anche tanta attenzione verso la coppa dalle grandi orecchie. La gara del City of Manchester ci ha detto che la banda di Klopp, al contrario di quanto avvenuto lo scorso anno, può essere protagonista anche in campo europeo: che sia un Dortmund meno teutonico e più europeo?
Altre rivali francamente non ne vedo. Lo Schalke ha il potenziale per arrivare terza e l'obiettivo non dovrebbe sfuggirle. Ottimo, fin qui, l'innesto in squadra di  Afellay. Anche il rendimento di Holtby, giustamente accusato in passato d'esser troppo discontinuo, sembra finalmente costante e di ottimo livello. La pesante partenza di Raul, complice anche la continuità realizzativa di Huntelaar ( cinque gol fra Bundes e Champions), sembra al momento non sentirsi.  Il Bayer Leverkusen conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, di essere una squadra dal rendimento altalenante e discontinuo, con grossi problemi lontano dalla BayArena. Purtroppo per le asprine, va rilevato che il rendimento di Schurrle non è stato all'altezza delle aspettative, e gli innesti dei talentuosi Carvajal e Wollscheid - giocatore quest'ultimo che personalmente adoro - sono stati fin qui un po' deludenti.
Le cosidette "outsider" stanno fin qui deludendo. L'unica eccezione è rappresentata dall'Hannover: gli uomini di Slomka, autori di una prova maiuscola nell'ultimo turno contro il BvB,  continuano a mantenersi nelle zone alte della classifica e sono ormai diventati una solida realtà del calcio teutonico. Le delusioni maggiori provengono da Wolfsburg e Stoccarda, dove le panchine dei rispettivi tecnici, Magath e Labbadia, sono sempre a serio rischio. Davvero imbarazzante il ruolino di marcia dei lupi, condotti da un allenatore sempre più incapace di gestire una squadra d'alto livello e allo sbando dal punto di vista tecnico-tattico, mentre gli Svevi hanno dato qualche segnale di ripresa nelle ultime due partite, anche se la crisi è lungi dal considerarsi finita. Il Werder ha dato ampi segnali di ripresa dal punto di vista del gioco, ed è stato - come nel caso della sconfitta di Hannover - molto sfortunato; resta tuttavia inquietante l'ultima sconfitta subita ad Ausburg, che lancia nuovi segnali negativi sul futuro dei biancoverdi. E la classifica, per la disperazione dei tifosi del Werder, non è certo entusiasmante. Anzi....
La sorpresa più grande è rappresentata dall'Eintracht Francoforte, nobile neo-promossa, capace di cogliere la bellezza di sedici punti e di restare imbattuta nelle prime sei giornate. La squadra di Veh, nonostante imbarazzanti ed evidenti limiti in fase difensiva, si candida prepotentemente per un posto in Europa League, anche se la concorrenza sarà agguerrita. Molto bene anche il Fortuna Dusseldorf, altra squadra neo-promossa, che ha ottenuto la bellezza di dieci punti e non ha subito alcun gol nelle prime cinque partite; male , invece, il debutto in Bundes della matricola Greuther Furth, ultima in classifica e a secco di vittorie sul proprio terreno.

A UN QUINTO DEL CAMMIN DI BUNDESLIGA..... PAGELLINE

PROMOSSI:   Bayern ( voto 10), Eintracht F.(8,5),Fortuna D.(8), Schalke (7,5),Hannover (7), Friburgo (6,5),Borussia D.(6), Mainz (6)

RIMANDATI:  Bayer Leverkusen (5,5), Amburgo (5,5)

BOCCIATI:  Borussia M. (5), Werder (5), Hoffenheim (4,5), Norimberga (5), Stoccarda (4,5), Ausburg
(5), Wolfsburg (3), Greuther F. (4,5)


A UN QUINTO DEL CAMMIN DI BUNDESLIGA..... FORMAZIONE IDEALE

                                     
                                                             All. Jupp Heynckes (Bayern)

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domenica 7 ottobre 2012

BUNDESLIGA 7.GIORNATA: BORUSSIA M'GLADBACH-EINTRACHT FRANCOFORTE 2-0

Juan Arango esulta: un suo grandissimo gol ha aperto le marcature

SETTE PARTITE DOPO-  Finalmente tre punti! I tifosi fohlen, a secco di vittorie dall'amara trasferta di Kiev, possono tornare ad esultare per una vittoria. Per la pretazione, però,  ci vorrà ancora del tempo. I padroni di  casa, infatti, non hanno giocato una bella partita, e se Arango non avesse trovato quel sinistro magico dai trentacinque metri, chissà quale sarebbe stato il risultato. Le aquile rossonere sono partite decisamente meglio. E se nei primi dieci minuti fossero passate in vantaggio, non ci sarebbe stato nulla da dire. Il calcio, invece, spesso è beffardo, e premia chi - magari come avvenuto oggi  - prova a vincere la partita con un colpo di genio. La squadra di Veh, che si presentava al Borussia Park ancora imbattuta, ha impostato la partita sul dominio territoriale, ma una volta in svantaggio, ad eccezione di una clamorosa palla gol fallita da Occean, non ha mai saputo rendersi pericolosa. Tanto sterile possesso palla senza trovare nessun sbocco per i piedi fatati del terzetto Aigner-Meier-Inui, tutti ben controllati da un Gladbach disposto in maniera impeccabile in fase difensiva. I numeri, talvolta, danno il senso delle partite: gli ospiti hanno avuto uno schiacciante possesso palla a loro favore (65%), hanno battuto sette angoli contro uno dei fohlen e sono andati al tiro in almeno il doppio delle occasioni, ma la pericolosità offensiva è stata praticamente prossima allo zero.

Non è stata certo una partita indimenticabile. E se qualcuno se la ricorderà, il merito dovrà essere attribuito a Juan Arango che, con uno splendido e potente esterno sinistro dai trentacinque metri, ha portato in vantaggio i padroni di casa all'ottavo minuto. Un gol da cineteca, che facilmente troveremo nella top ten dei gol più belli della Bundesliga di quest'anno. L'Eintracht, già padrone del campo nei primi minuti, mantiene il predominio territoriale e al diciasettisimo minuto va vicinissimo al gol: Occean stoppa di petto uno spiovente proveniente dalla destra, approfitta di un Ter Stegen uscito malamente alla disperata per respingere di pugno, ma calcia in precario equilibrio e il tiro ad incrociare sul palo più lontano termina mestamente fuori. Gol sbagliato, gol subito. Al ventiquattresimo minuto i fohlen raddoppiano con De Jong, bravo a raccogliere un lancio lungo di Nordveit e a realizzare, a tu per tu con Trapp, il secondo gol personale in Bundesliga; nell'occasione macroscopico errore nell'applicazione del fuorigioco da parte di Zambrano, che sale in ritardo lasciando in gioco l'olandese. Gli ultimi venticinque minuti del primo tempo sono noiosi e non riservano alcune emozioni.

Nella ripresa l'Eintracht parte in maniera intraprendente, ma l'unica vera emozione dei  primi minuti è rappresentata da una traversa colpita da Aigner, pescato in fuorigioco, però, dall'assistente.
Il leit-motiv è sempre lo stesso: Eintracht sterile padrone del gioco, Gladbach ordinatissimo in fase difensiva e pronto a ripartire in contropiede. L'unica vera emozione di un secondo tempo tutt'altro che indimenticabile, avviene al settantaseiesimo con Occean, che in semi-rovesciata fa partire un fendente che lambisce la traversa. L'ultimo quarto d'ora, strano ma vero, non riserva "ulteriori" ( sono ironico) emozioni: finisce 2-0 per i fohlen, ma l'impressione destata dalla squadra di Favre non è stata certamente positiva. Non sempre Arango riuscirà a scovare il coniglio dal cilindro....

PAGELLE
BORUSSIA M.: ter Stegen 5,5, Jantschke 5,5 , Stranzl 6,5 , Dominguez 6, Daems 6,5; Marx 6, Nordveit 6,5; Rupp 6, Xhaka 5,5, Arango 7; De Jong 6,5  Sub.:Hrgota 6, De Camargo s.v., Brouwers s.v. All.Favre 6

EINTRACHT F.: Trapp 6, Jung 6, Zambrano 5, Demidov 6,Oczipka 6,5; Schwegler 5,5, Rode 5; Aigner 6, Meier 5,5 ,  Inui 5; Occean 5  Sub.: Matmour 6, Hoffer s.v.  All. Veh 5,5

lunedì 1 ottobre 2012

BUNDESLIGA SESTA GIORNATA IL PUNTO- IL BORUSSIA C'E'!

Dortmund in festa: è suo il "Borussia-Derby"

BvB ALLA RISCOSSA- E per fortuna che era in crisi! Il Borussia Dortmund, reduce dalle prove sfortunate contro Amburgo e Eintracht,  stravince il "Borussia-derby" (5-0) e annichilisce un Gladbach sempre più lontano parente rispetto a quello ammirato la scorsa stagione. La convincente risposta degli uomini di Klopp a chi - con troppa fretta come già avvenuto lo scorso anno - li dava per morti, è sicuramente l'elemento più interessante di questa giornata. Resta da capire, in tutta onestà, fino a che punto i meriti vadano attribuiti ai giallloneri, visto l'arrendevole Gladbach sceso in campo al Westfalen Stadion.Superba la prestazione di Reus, autore di una doppietta spettacolare ( allucinante il secondo gol realizzato) e sempre più a suo agio negli schemi di Klopp, anche se sabato, complice il turno di riposo concesso a Lewandowski, ha potuto giocare molto più vicino alla porta avversaria. E i risultati, purtroppo per i fohlen, si sono visti.
Il Borussia non mollerà di certo, ma questo Bayern fa davvero paura. Sabato a Brema, come abbiamo avuto modo di raccontare QUI,  i bavaresi hanno dato l'ennesima prova di forza. Nota di merito per il giovanissimo svizzero Shaqiri, che con il suo ingresso in campo ha cambiato il volto della partita.
L'avevamo detto più volte: l'Eintracht ha tantissima qualità sulla trequarti. E dopo Inui e Aigner, domenica le luci della ribalta sono toccate a  Meier, giocatore dotato di buona tecnica, fin qui messo un po' in ombra dalle superlative prove dei compagni di reparto. Il fantasista rossonero si è reso protagonista di una prova assolutamente positiva, coronata da una doppietta di pregevole fattura, che consente alle adler di restare in scia del Bayern. Ha sofferto parecchio l'Eintracht: il Friburgo, passato per primo in vantaggio, ha rischiato più volte di raddoppiare, ma i rossoneri hanno resistito e, complice anche una buona dose di fortuna, sono riusciti a ribaltare la partita.
Sono - e forse lo sarò sempre  - critico nei confronti di Veh, ma gli va riconosciuto di aver dato un carattere di ferro a questa squadra.

BAYERN, EINTRACHT E....FORTUNA!- Fra le neo-promosse non c'è solo l'Eintracht a stupire: il Fortuna Dusseldorf, al pari di Eintracht e Bayern, è ancora imbattuto. Anche venerdì, nell'anticipo della sesta giornata, i giocatori di Meier hanno bloccato una squadra sulla carta decisamente più quotata, lo Schalke 04.  I Knappen, a dire il vero, sono stati piuttosto sfortunati, e ai punti avrebbero meritato  di portare a casa i tre punti.
Renè Adler batte Hannover, 1-0: così, in maniera piuttosto sintetica, si può riassumere l'andamento del confronto fra i rothosen e i sechsundneunzig. Il portiere dell'Amburgo si è reso protagonista dell'ennesima prova da applausi, risultando decisivo per la vittoria della propria squadra, giunta ora al terzo risultato utile consecutivo. Fink deve comunque migliorare la qualità del gioco della propria squadra, mentre Slomka, nonostante il risultato negativo, può sorridere per la buona prova fornita dai suoi.
Tornano a sorridere le aspirine, che alla BayArena liquidano con un perentorio 2-0 il neo-promosso Furth. Oltre al successo, Hyppia può rallegrarsi per il pieno recupero di Sidney Sam, autore di una doppietta sabato e negli ultimi mesi spesso alla prese con problemi di natura fisica.

PANCHINE BOLLENTI- Bruno Labbadia, complice la convincente vittoria dello Stoccarda a Norimberga, salva la panchina. Gli svevi abbandonano la penultima posizione in classifica, colgono la prima vittoria stagionale e ritrovano il loro bomber principe, Ibisevic. Continua, invece, il periodo negativo del Norimberga che, dopo un convincente avvio, subisce la terza sconfitta consecutiva. Da incubo la prova di Marcos Antonio, centrale difensivo del Norimberga, autore di una serie d'errori macroscopici che, come nel caso del gol di Ibisevic, sono risultati determinanti ai fini della sconfitta dei bavaresi.
Esonerare Magath è, a  quanto pare, praticamente impossibile, ma la sua posizione inizia ad essere, ogni giornata che passa, sempre più indifendibile. Anche domenica, nella gara interna contro il non irresistibile Mainz, i lupi hanno rimediato l'ennesima figuraccia stagionale. Una sconfitta che brucia maledettamente, e che relega i lupi in piena zona retrocessione. Inutile rimarcare l'ennesimo stravolgimento tattico operato da Magath: dal 4-2-3-1 al 4-4-2, con Diego in appoggio di Olic e l'accoppiata Trasch-Vierinha sulla fasce. Bas Dost, acquisto di grido dell'ultimo mercato, in panchina a riflettere. Di cosa? Chiedetelo a Magath....

FORZA BORIS!


Hoffenheim-Ausburg è terminata 0-0, ma la mente e il cuore di tutti i protagonisti sul campo erano rivolti allo sfortunato Vuckcevic. Le condizioni, ad oggi, restano molto gravi, ma noi tutti speriamo di rivederti in campo con la maglia del TSG.  FORZA BORIS!