domenica 29 aprile 2012

2.Bundesliga 33°: Retrocede l'Hansa,Fortuna ad un passo dai play-off

La disperazione di Mintal: dopo solo un anno l'Hansa torna in Dritte
A 90 minuti dal termine la Zweite emette un altro verdetto: dopo solo una stagione nella seconda divisione tedesca, l'Hansa Rostock retrocede in dritte.liga! Per la squadra dell'ex DDR il verdetto era nell'aria, ma l'amarezza per l'uscita dal giro del calcio che conta di una squadra così prestigiosa, resta grande. Stagione disastrosa:  una sola vittoria nel girone d'andata e un girone di ritorno anonimo fino alla clamorosa serie di tre vittorie consecutive della settimana pasquale, allorquando l'F.C.H. riuscì a battere il Monaco 1860 all'Allainz, il Fortuna - all'epoca in piena corsa per la promozione diretta- fra le mura amiche e l'Energie in trasferta. La mini-serie pasquale illuse qualche tifoso sulle possibilità di salvezza dell'Hansa, ma fu sufficiente la gara interna post-pasquale contro il FSV per far ricredere anche il più ottimista dei tifosi: un sonoro 0-5 e sogni di salvezza nuovamente ridotti al lumicino! Oggi il pirotecnico 5-4 in casa dell'Union ha sancito il ritorno in Dritte, ma i mali di questa stagione vengono da lontano e non possono che essere addibitati in primis alla dirigenza. Sicuramente non si poteva spendere una montagna di soldi, ma non si può pensare di centrare la salvezza con un mercato di soli acquisti a parametro zero, composto prevalentemente da calciatori sul viale del tramonto o reduci da annate fallimentari. L'esperienza di Mintal non è bastata a far compiere il salto di qualità all'Hansa.
Restano ancora da decidere la penultima e la terz'ultima posizione, ovvero chi accompagnerà immediatamente l'Hansa in dritte  e chi, invece, si giocherà la permanenza in Zweite con lo spareggio.  L'FSV, nonostante la sconfitta sul terreno del Padernborn, può festeggiare la salvezza, grazie alla concomitante sconfitta del Karlsruher. Ed è proprio la debaclè del KSC ad Acquisgrana a ravvivare la zona retrocessione: grazie al successo di oggi l'Aachen può ancora sperare nello spareggio, obiettivo che solo poche settimane fa sembrava utopistico! Sconfitte anche per le altre due squadre coinvolte: l'Energie perde contro l'Ingolstadt, squadra, quest'ultima, autrice di un girone di ritorno semplicemente eccezionale, che l'ha portata dall'ultimo posto del girone d'andata all'attuale undicesimo, a ben sette lunghezze di vantaggio dalla zona retrocessione; l'Aue perde lo scontro diretto contro il Duisburg, che, grazie al successo odierno, ottiene la matematica salvezza nonostante i proclami play-off di inizio anno.
ULTIMO TURNO ZONA RETROCESSIONE/ PLAY-OFF SALVEZZA
Energie Cottbus-Union Berlin
Karlsruher-Eintracht Francoforte
Erzgebirge Aue-Bochum 
Monaco1860-Alemannia Aachen
PRONOSTICO:  Tutte le squadre coinvolte nella zona calda giocheranno contro avversari privi di motivazioni; resta tuttavia molto complicato il compito dell'Alemannia, che credo scenderà di categoria senza l'appiglio dei play-off, mentre allo spareggio dovrebbe andare il Karlsruher. Ma, come il campionato tedesco ci ha insegnato più di una volta, mai dire mai, oppure, come diceva un certo italiano passato anche per i campi di calcio tedeschi, "non dire gatto se non c'e l'hai nel sacco"....

Esultanza alla CR7 per Ilso: il Fortuna resta al terzo posto
In vetta era  stato già tutto deciso la settimana scorsa, con la promozione in Bundes del Greuther e dell'Eintracht. In questo turno si attendevano novità dalla zona play-off, dove c'era grande fermento per le partite  del Fortuna ( in trasferta contro il Greuther), del St.Pauli ( impegnato a Dresda) e del Padernborn ( in casa opposto alla seconda squadra di Francoforte, l'FSV). Il Fortuna ha pareggiato sul campo del Furth, ma ha confermato di vivere un momento tutt'altro che entusiasmante. Il Furth, infatti, avrebbe meritato ampiamente il successo, in virtù delle molteplici occasioni da gol create e di un predominio territoriale netto, addirittura imbarazzante nel primo tempo. Il St.Pauli esce sconfitto dalla trasferta di Dresda, nonostante l'avversario non avesse più nulla da chiedere a questo campionato. Brutto stop per la squadra di  Amburgo, che nell'ultimo turno dovrà battere il Padernborn e sperare in un'improbabile sconfitta del Fortuna contro il Duisburg; le  speranze di accedere ai play-off, quindi,  sono ridotte  al lumicino. Ci proverà il Padernborn, assoluta rivelazione di questa Zweite. La squadra di Schmidt, autorice oggi di un faticosissimo successo per 1-0 contro il FSV, deve vincere lo scontro diretto del  Millentor (impresa tutt'altro che semplice) e sperare che il Fortuna non vinca nel match interno contro il Duisburg. Impresa assai ostica per la squadra renana, ma sognare non costa nulla e vedere una piccolissima realtà giocarsi la Bundes contro nobili squadre come il Colonia e l'Hertha, sarebbe bellissimo! 
ULTIMO TURNO ZONA PLAY-OFF
Fortuna Dusseldorf-Duisburg
St.Pauli-Padernborn
PRONOSTICO: Dico Fortuna, anche se la squadra di Maier è quella attualmente meno in forma. Resto comunque molto perplesso sulla possibilità di promozione tramite il play-off del Fortuna o del Padernborn, mentre allo spareggio  non vedrei male il St.Pauli , ma i Kiezkicker hanno pochissime chance di centrare la terza piazza. 

domenica 22 aprile 2012

[SPECIALE] BORUSSIA DORTMUND CAMPIONE!

Tipica esultanza da Meister vinto: gavettone di birra per Kehl da parte di Hummels
CONTRO PRONOSTICO- "Quest'anno sarà l'anno del Bayern: troppo forti i bavaresi e gli schwarzgelben hanno perso Sahin".  "Il Bayern non resta due anni senza vincere il Meister: quest'anno non c'è scampo per le rivali!"."Il Borussia lo scorso anno ha approfittato di un Bayern in crisi per colpa di Van Gaal: questa stagione finiranno a dieci punti dai bavaresi". Quante volte abbiam sentito queste frasi?  Ne potrei scriverne altre cento, che vanno dall'impossibilità di sostituire Sahin con Gundogan, al Dortmund divenuto ormai prevedibile come, a detta di alcuni scettici, si era già visto nella fase finale dello scorso campionato. Senza menzionare chi si spingeva a pronosticare un quarto posto per Kehl & C., dietro anche ai cugini dello Schalke e al Bayer Leverkusen. Ed invece, dopo dodici mesi, siamo qui a raccontare un epilogo già visto, con  gli uomini di Klopp ancora campioni di Germania festanti sotto la Sud-Kurve.

LA  SVOLTA DI HANNOVER- Eppure la cavalcata verso il titolo è stata decisamente differente rispetto a quella dell'anno passato. Gli uomini di Klopp, infatti, nella stagione 10/11 persero due sole partite nel girone d'andata, la prima contro le aspirine e l'ultima contro le aquile di Francoforte; nel mezzo, tante vittorie - alcune incredibili come il 4-0 in quel di Hannover o la splendida vittoria interna contro il Bayern- e tanto calcio spettacolo. Dopo la ripresa dalla pausa invernale, gli schwarzgelben, complice il netto successo nello scontro diretto alla BayArena, volarono a dodici punti dalla seconda ( in quel momento l'Hannover), a tredici dalle aspirine e dal sorprendente Mainz, e a ben sedici punti dal Bayern Monaco. Il Borussia, di fatto, vinse il titolo già a gennaio, e la lieve flessione accusata alla fine del campionato era da considerarsi fisiologica.
Quest'anno, invece, l'avvio di stagione è stato tutt'altro che esaltante. Dopo l'esordio estramamente positivo contro l'Amburgo, nelle successive cinque giornate i gialloneri  conquistarono solo quattro punti e persero ben tre partite. Alla sesta, dopo l'immeritata sconfitta di Hannover, il BvB accusava otto punti di ritardo dal Bayern capolista e stazionava all'undicesimo posto in classifica. Siamo solo al 18 settembre, eppure il destino di Kehl & C. sembra segnato. Invece la sconfitta subita in Bassa Sassonia farà da collante al gruppo giallonero, come raccontato da Piszczek: " Dopo la sconfitta di Hannover, ci ritrovammo a cena. L'aria era pesante, ma la rabbia accumulata in quel pomeriggio era tanta. Iniziammo a parlare fra di noi e tutti pensammo che era impossibile terminare la stagione all'undicesimo posto. Non potevamo pensare di rivincere il Meister, anche perchè il Bayern era già lontano otto punti, ma arrivare alle sue spalle, sì. Non volevamo aver rimpianti in caso di rallentamento dei bavaresi e quindi ci incoraggiamo l'un l'altro: da lì in poi è stata una cavalcata trionfale!" . La cavalcata trionfale è ben riassunta anche nei numeri:  nelle successive ventisei partite, il Dortmund  vince ventuno incontri, resta imbattuto (striscia ancora aperta), prende la vetta del campionato alla  ventesima - dopo la sofferta vittoria di Norimberga in un gelidissimo anticipo del venerdì- e non la lascia più! Di questa fenomenale striscia resteranno ben impresse nella memoria dei tifosi schwarzgelben alcune immagini:  le reti di Gotze (all'Allainz) e Lewandowski (al WestfalenStadion) nella doppia sfida contro il  Bayern; le vittorie nei derby della Ruhr; la rete di Barrios a Norimberga che sancirà, complice il gol segnato il giorno dopo dall'italiano Sala al Bayern, la riconquista del primo posto in classifica; la soffertissima vittoria dell'OlympiaStadion, risolta solo da un gol abbastanza fortunoso di Grosskreutz; la parata di Weidenfeller alla VolkswagenArena, in un momento molto delicato della gara che precedeva il match-meister contro il Bayern; il rigore fallito da Robben (perchè di parata di Weidenfeller non si può parlare) e il ruggito - molto discutibile a mio avviso- di Subotic nei suoi confronti. E tante altre ancora, come le goleade rifilate, sia all'andata che al ritorno, contro il Colonia, etc.

Klopp: il vero segreto del Borussia!
CICLO BORUSSIA?-Vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più. Il Borussia quest'anno ha dimostrato di essere una grande squadra che, in alcuni frangenti della stagione,  ha saputo sopperire anche ad assenze pesanti, come quelle di Subotic ( sostituito in maniera più che dignitosa da Santana), Gotze e Kagawa. Inoltre quest'anno si è trovato difronte un grande Bayern, assente ingiustificato dello scorso campionato e degno antagonista dei gialloneri in questa stagione. Devo ammetterlo: quest'anno ero convinto che i gialloneri non potessero bissare il successo della scorsa stagione. Alcuni dubbi erano rappresentati dalle domande di inizio post, anche perchè non vedevo Gundogan - che doveva riaddatarsi al ruolo di centrocampista basso dopo aver giocato trequartista nel Norimberga-  come sostituto di Sahin. Invece proprio il turco, non appena appreso appieno i meccanismi del gioco giallonero, è stato uno dei protagonisti del rush finale della squadra di Klopp, grazie ad alcune prove dova ha esibito - oltre alle già note capacità tecniche - grande sagacia tattica, grazie anche all'aiuto del fido compagno di reparto, l'esperto capitan Kehl. Il Borussia di Klopp è in grado di aprire un ciclo,  forse fra i più belli mai visti nel calcio tedesco. La squadra giallonera è giovane, bella e sa la vedi giocare è facile che te ne innamori. E' giunta l'ora di conquistare proseliti anche in Europa: basterà un Reus in più nel motore per arrivare fra la prime otto della coppa dalle grandi orecchie?


domenica 15 aprile 2012

BORUSSIA M'GLADBACH- COLONIA 3-0

Ritorno amaro sulla panchina del Colonia per Schaefer

RITORNO AMARO-Se la gara di Mainz ha rappresentato il punto più basso della gestione Solbakken, i tifosi del Colonia sperano che  quella andata in scena oggi al Borussia Park rappresenti la più bassa della gestione Schafer 2.0 .  Anche perchè con queste prestazioni si ritorna sicuramente in Zweite, senza neppure l'appendice dello spareggio salvezza.
Una gara a senso unico che lascia  perplessi i tifosi biancorossi, delusi da una squadra che non ha saputo reagire neppure in una partita importante com'è il derby del Reno. E già, perchè oltre ad essere molto delicata per la deficitaria classifica del Colonia, la sfida del Borussia era un derby sentitissimo, passato in secondo piano solo perchè il calendario l'ha sovrapposto al derby tedesco più infuocato in assoluto, quello della Ruhr.

PRIMO TEMPO-La gara prende avvio e si capisce subito che non sarà un pomeriggio semplice per Rensing, costretto a deviare in corner un insidioso tiro d'esterno sinistro di Hanke. Il Colonia si fa notare solo per il nervosismo di Novakovic, che qualche minuto dopo si ritrova faccia a faccia con Stranzl, accusato  dallo sloveno di aver simulato un fallo nella propria area di rigore per indurre l'arbitro ad estrarre il cartellino giallo. Il Colonia prova ad amministrare il gioco , ma in mezzo al campo Lanig e Riether confermano di non esser certo dei facitori di gioco. Ed è questo, forse, il problema principale che attanaglia i caproni dall'inizio della stagione: la mancanza di un vero e proprio regista. Purtroppo, nonostante l'opportunità di intervenire a gennaio in sede di calcio mercato, manca come l'aria il portoghese Petit, oggi in panchina, ma ancora alle prese con i postumi del grave infortunio patito ad inizio stagione.
Il gol dei fohlen è nell'aria e puntuale arriva al 19° grazie al venezuelano Arango, che calcia magistralmente una punizione telecomandata all'incrocio dei pali. Dopo il gol subito il Colonia sparisce definitivamente dal campo, anche se, a onor del vero, nei primi venti minuti i  biancorossi si sono visti ben poco. Il Gladbach tiene costantemante in scacco la retroguardia avversaria e si  rende ancora pericoloso in un paio di circostanze con Hanke e Reus, ma Rensing fa buona guardia. Prima dell'intervallo, da segnalare nel Gladbach la sostituzione di Neustadter, un centrocampista, con Jantschke, un difensore. Questo cambio conferma quanto sia ristretta la rosa messa a disposizione di Favre, che con un parco giocatori più ampio avrebbe fatto,  molto probabilmente,  il terzo incomodo fra schwarzgelben e rekordmeister.

CINQUE MINUTI, SOLO CINQUE...-Il secondo tempo prende avvio con un Colonia sorprendentemente propositivo. Dopo solo due minuti i caproni si fanno vivi con Clemens, ma il tiro dell'esterno sinistro viene intercettato da ter Stegen  e termina sui piedi di Novakovic, che calcia verso la porta trovando l'opposizione, però, dell'ottimo Brouwers. 
Il Colonia tiene il pallino dell'incontro anche nei minuti immediatamente successivi, ma dopo solo cinque minuti dall'occasione da gol sfumata, arriva la rete che toglie ogni speranza: Reus batte dalla sinistra una punizione in direzione dell'area di rigore, Jantschke anticipa Riether e con un preciso colpo di testa realizza il gol del raddoppio. Per il Colonia è la mazzata definitiva, ed è sufficiente guardare le facce dei giocatori di Schaefer per capire, senza esser laureati in psciologia dello sport, che la gara è già giunta ai titoli di coda, nonostante alla fine manchino trenta minuti e forse più.  A certificare lo stato comatoso in cui versa la difesa degli ospiti, ci pensa Reus dopo solo due minuti: il mago dei fohlen effettua una serpentina che mette a sedere la squallida coppia centrale Geromel-Sereno, e con un preciso piatto di destro batte Rensing in uscita. Borussia 3, Colonia 0.  Gli ospiti fanno sentire la loro presenza solo con episodi di nervosismo, come quello di Podolski, ammonito per una assurda reazione nervosa nei confronti del direttore arbitrale, dovuta, probabilmente, alla poca assistenza ricevuta dai compagni nell'intero incontro. 
Nelle battute finali Rensing si renderà protagonista di  altri due interventi prodigiosi, grazie ai quali il Colonia uscirà dal Borussia Park con punteggio sicuramente pesante ma, perlomeno, umano.

INCUBO ZWEITE, SOGNO CHAMPIONS-Oggi si è visto ancora il Colonia di Solbakken. Non si possono addebitare colpe a Schaefer, arrivato giovedì a dirigere il primo allenamento e chiamato ad un vero e proprio miracolo. Il calendario, infatti, non è certo favorevole per il Colonia, chiamato a due difficili gare interne contro lo Stoccarda e il Bayern, oltre alla trasferta delicatissima di Friburgo; l'Hertha, diretta rivale nella corsa al play-out, se la vedrà in casa contro il retrocesso Kaiserslautern e con un Hoffenheim che non ha più nulla da chiedere al campionato, mentre alla penultima sarà di scena sul difficilissimo campo dello Schalke.
Il Gladbach, tornato al successo dopo un digiuno di oltre un mese,  si porta ad un solo punto dal terzo posto dello Schalke che vale la Champions diretta e, soprattutto, lascia a sette punti di distanza lo Stoccarda.
Ormai manca solo la matematica, ma i fohlen, dopo tantissimi anni d'assenza, la prossima stagione torneranno ad assoporare la magia della coppa dalle grande orecchie, che, ai tempi della loro ultima partecipazione, si chiamava ancora, solamente, Coppa dei Campioni!

PAGELLE
Gladbach: ter Stegen 6, Stranzl 6,5, Brouwers 7, Dante 6,5, Daems 6,5;  Herrmann 5,5 (Ring 6), Nordtveit 6,5, Neustdater 6,5 (Jantschke 7), Arango 7; Reus 7,5, Hanke 6,5( De Camargo s.v.)
 
Colonia: Rensing 7, Brecko 5, Geromel 4,5, Sereno 4 (McKenna 5), Eichner 6; Peszko 4,5 (Roshi 5), Lanig 4, Riether 4, Clemens 5,5 (Jajalo s.v.); Podolski 5, Novakovic 5

mercoledì 11 aprile 2012

PAGELLONE BORUSSIA DORTMUND-BAYERN MONACO 1-0

Lewandowski esulta dopo il gol che ha steso il Bayern

Era dalla doppietta del BvB nelle annate 94-95 e 95-96, che il Bayern non restava per almeno due anni di fila senza vincere il Meisterschale. Ora, sempre a causa dei gialloneri della Ruhr, l'incantesimo si sta per spezzare: i bavaresi, con ogni probabilità, non vinceranno lo Schale neanche quest'anno, bissando l'insuccesso dello scorso anno.
Il Borussia vince la partita dell'anno, quella che, quasi sicuramente, ha decretato il campione di Germania 2011/2012. 
E' stata una partita double-face: primo tempo di chiara marca giallonera, con Neuer decisivo in almeno tre circostanze; secondo tempo in salsa bavarese, anche se il predominio degli ospiti non porterà mai nessun serio pericolo alla porta di Weidenfeller,almeno sino all'azione del calcio di rigore fallito da Robben. Proprio l'olandese è stato il protagonista negativo della serata: nell'azione del gol del BvB tiene in gioco Lewandowski,vanificando l'azione magistralmente eseguita dai compagni di squadra, che nella circostanza erano riusciti a scalare mettendo il polacco in fuorigioco; si procura un calcio di rigore, complice un ingenuo Weidenfeller, ma lo calcio malissimo favorendo l'intervento dell'estremo difensore avversario; nel finale sbaglia un gol a porta vuota da distanza ravvicinata, che aveva dato l'illusione ottica del gol a tutti i tifosi bavaresi ( le espressioni della triade bavarese in tribuna d'onore, sono state a dir poco esileranti nella loro più cupa disperazione).
Andiamo ora ad analizzare i protagonisti di questo big-match, grazie allo specialissimo pagellone!

BORUSSIA DORTMUND
Weidenfeller:  Prima provoca il rigore stendendo Robben in area, senza nessuna ragione specifica; poi lo neutralizza diventando il salvatore della patria! Durante l'arco della partita, non è mai chiamato a interventi eccezionali.  Morto e poi risorto nell'arco di sessanta secondi  VOTO: 7

Piszczek: Riesce a contenere un buon Ribery e non fa mai mancare l'apporto in avanti, sovrapponendosi sovente al connazionale Kouba. Molto bravo in alcune diagonali in area di rigore.  VOTO:6,5

Hummels: Altra ottima prova: attento, preciso, pericoloso in alcune situazioni offensive e sempre bravo ad impostare l'azione da dietro. Se Gomez è un ectoplasma, il merito è in parte da ascrivere all'ex giocatore del Bayern.  VOTO: 7

Subotic: Meno peggio delle ultime settimane, ma non brilla certo per lucidità, sia tecnica che caratteriale: davvero senza senso l'urlo rabbioso lanciato nei confronti di Robben, susseguente all'errore dal dischetto dell'olandese. Nel finale rischia di segnare un clamoroso autogol, ma il suo colpo di testa si spegne sulla traversa a Weidenfeller battuto!  VOTO: 5,5

Schmelzer: Buonissimo primo tempo, dove riesce sempre a chiudere Robben e sà farsi apprezzare anche in fase offensiva. Nella ripresa soffre il dinamismo dell'olandese, che taglia spesso verso il centro per crearsi spazio.  VOTO: 6

Kehl: Decisamente a corrente alternata. Nel secondo tempo viene letteralmente surclassato dal dinamismo delle mezzepunte avversarie.  VOTO: 5,5

Gundogan: Non è maestoso come nelle ultime settimane ma, specie nel primo tempo, mette in mostra tutte le sue doti.  Bene nel proporre gioco nella metà campo avversaria, in difficoltà in fase difensiva e nell'impostare l'azione dalla propria metà campo.Nel complesso, comunque, una prova discrata.  VOTO: 6,5  ---> PERISIC: S.V.

Kouba: Il migliore in campo: sforna assist a volontà, mette in chiara difficoltà Alaba e affonda sempre sulla fascia mandando in tilt la retroguardia bavarese. Primo tempo a dir poco monumentale. VOTO: 7,5 ---> Owomoyela: S.V.

Kagawa: Il solito Sinji: primo tempo devastante, ripresa anonima. Resta comunque una costante spina nel fianco dei due mediani bavaresi. VOTO: 6,5---> Leitner: Dal suo piede scaturisce il corner che porterà all'azione del gol-partita.  VOTO: 6

Grosskreutz: In ripresa. Sfiora il gol nel primo tempo, si dimostra generoso anche in fase difensiva aiutando spesso Schmelzer nel raddoppiare su Robben. Entra nell'azione del gol con il tiro che si trasforma in un assist per il geniale tacco di Lewandowski. VOTO: 7

Lewandowski: Segna il gol che vale - con ogni probabilità- il meisterschele, prende un palo e una traversa. Cosa volere di più da un attaccante? Superlativo, come superlativa è la sua stagione, bagnata oggi dal ventesimo gol in campionato.  VOTO: 7,5

BAYERN MONACO
Neuer: Decisivo in almeno quattro situazioni;  in un paio di queste è strepitoso,  come spesso gli accade quando vede giallonero ( da buon ex Knappen qual'è!). Incolpevole sul gol  VOTO: 7

Lahm: Buona gara del capitano, che non soffre troppo l'ottimo Grosskreutz. Decisamente in difficoltà nel primo tempo solo quando viene puntato da Kagawa, che sovente svaria sull'intera trequarti bavarese. Non tradisce. VOTO: 6,5

Badstuber: Lewandoski lo fa impazzire: nel primo tempo difficilmente riesce a combinare qualcosa di positivo. Meglio nella ripresa, ma la sua prova resta insufficiente VOTO: 5,5

Boateng: Pur senza strafare, risulta più efficace del compagno. VOTO: 6

Alaba: Bene in fase offensiva, malissimo in fase difensiva, dove soffre maledettamente l'asse polacco Piszczek-Kouba. E' un terzino adattato, e in partite come queste si vede. Anche troppo.  VOTO: 5

Luiz Gustavo: Prova sottotono, coronata da un primo tempo davvero raccapricciante. Si riprende, come tutto il Bayern, nella ripresa, ma non si può esser di certo soddisfatti. VOTO: 5

Kroos: Va a sprazzi, ma nella ripresa riesce a prendere in mano la cabina di regia del Bayern e si fa notare per un pericoloso tiro da fuori area che fa la barba al palo.  VOTO: 6

Robben: Resta un grandissimo giocatore , ma la sua prova oggi è macchiata da tre errori che risulteranno decisivi nella lotta per il titolo. Lodevole l'impegno e le scuse pubbliche rivolte ai propri tifosi a fine partita. Spiace essere "cattivi", ma il giudizio non può che essere particolarmente negativo. VOTO: 4,5

Muller: Non è in uno stato di forma esaltante e si vede. Inesistente e inconcludente. Davvero pericolosa la sua involuzione delle ultime settimane, specie in ottica Champions. VOTO: 4
 ---> Schweinsteinger: Mezz'ora di intensità e fosforo. Contribuisce al buon secondo tempo dei suoi. Sarà utile in Champions VOTO: 6,5

Ribery: Viene contenuto bene da Piszczek, con cui da vita a un duello interessantissimo. E' pericoloso in un paio di situazioni e nella ripresa si fa apprezzare. VOTO: 6,5

Gomez: Si fa notare per un bel colpo di testa dopo un minuto dall'avvio del match, poi sparisce. Se non segna non esiste. Impalpabile. VOTO: 4,5 ---> Olic: S.V.

martedì 10 aprile 2012

WERDER BREMA-BORUSSIA M'GLADBACH 2-2

Naldo sorride: un suo gol salva il Werder dalla sconfitta

Altra grande serata di Bundesliga! Partita avvincente e incerta fino all'ultimo minuto, quella andata in scena al Weser Stadion fra i padroni di casa del Werder e il Gladbach.  Squadre che si affrontavano con motivazioni diverse: Brema in cerca di punti per rilanciarsi in chiave Europa League; Gladbach alla disperata rincorsa del terzo posto che vale la qualificazione diretta alla prossima Champions. Se le motivazioni sono differenti, seppur entrambe attinenti  alla sfera "coppe europee",  le due squadre sono accumunate dallo scadente stato di forma mostrato nelle ultime settimane, che ha comportato un deciso rallentamento in classifica.

La gara è stata davvero entusiasmante e caratterizzata da diversi colpi di scena. In avvio di partita, il Gladbach impone un ritmo decisamente lento, ma si fa preferire rispetto ai padroni di casa. I fohlen vanno vicinissimi al gol con Reus (tiro di destro ad incrociare sul secondo palo che termina fuori di poco) e poi con Neustadter, ma il colpo di testa del forte centrocampista viene intercettato sulla lina di porta da Schmitz. Il Werder si fa notare solo verso il quarto d'ora, quando Marin entra in area di rigore e viene strattonato da Dante: è calcio di rigore solare, ma l'arbitro, lasciando perplesso tutto il Weser, non concede la massima punizione. Il Gladbach va ancora vicinissimo al gol con Hermann, che non finalizza al meglio uno splendido uno-due fra Reus ed Hanke e spara alto sopra la traversa da posizione favorevole.
Gol sbagliato, gol subito: Pizarro recupera una palla sulla trequarti avversaria e lancia Rosenberg nello spazio, lo svedese controllo bene il pallone e con un delizioso tocco sotto batte Ter Stegen in uscita.  I fohlen non si dan per vinti e continuano a tenere in mano le redini del match. Al 27° l'episodio che cambia il volto della partita: Boenisch, in posizione da ultimo uomo,  stende Herrmann al limite dell'area di rigore e viene espulso. Il primo tempo non riserva altre azioni degne di nota, ma la superiorità territoriale dei fohlen si fa sempre più  insistente.

Nella ripresa parte meglio - a sorpresa- il Werder, ma dopo soli dieci minuti  è il Gladbach a trovare il gol del pareggio con Hanke, che batte Wiese con un preciso e violento tiro di sinistro dal limite dell'area. Non appena subito il gol del pari, i padroni di casa si rendono pericolosi con Pizarro che costringe Ter Stegen ad un difficile intervento. Passono pochi istanti e il Werder reclama un altro calcio di rigore: Pizarro viene trattenuto da Dante all'interno dell'area di rigore, ma ancora una volta il pessimo Fritz ( solo omonimo del capitano del Werder, certamente non un parente...) lascia proseguire. Nel momento migliore del Werder arriva il gol del vantaggio ospite: lancio lungo di Dante in direzione di Hanke, il tedesco spizza di testa la palla e lancia in profondità Reus, quest'ultimo aspetta l'inserimento del compagno in area per fornire un assist al bacio che Hanke finalizza al meglio trafiggendo per la seconda volta Wiese. Il Werder non si scompone, anche se il cambio di Schaaf ( fuori l'ottimo Marin, dentro Ignovjski) lascia perplessi.
Quando tutto per il Werder sembra perduto,  arriva il gol del pareggio realizzato da Naldo, che stacca imperiosamente di testa su un cross di Junuzovic e batte Ter Stegen, nell'occasione non impeccabile nel decidere se uscire o restare fra i pali. L'ultimo quarto d'ora sarà caratterizzato da un batti e ribatti furioso, anche se il Gladbach, grazie alla superiorità numerica e alla mossa quasi suicida di Schaaf ( fuori Affolter, dentro Fullkrug), va vicino al terzo gol in più occasioni, una di queste, con protagonista Ring, si spegne sulla traversa.

Finisce 2-2 e va in archivio un'altra appasionante gara di questa stagione di Bundes. Il Gladbach ai punti avrebbe dovuto portare a casa i tre punti, ma il Werder ha meritato il pareggio per esser riuscito a tener testa ai temuti avversari nonostante l'inferiorità numerica protrattasi per oltre sessanta minuti. Un punto, però, che non aiuta la classifica delle due compagini, che al termine di questo turno rischiano di trovarsi sempre più lontane dai rispettivi obiettivi.

PAGELLE
WERDER BREMA: Wiese 6,5, Boenisch 4,5, Affolter 5, Sokratis 5,5, Schmitz 6,5;  Fritz 7, Naldo 6, Junuzovic 6,5; Marin 7; Pizarro 6, Rosenberg 6,5 Sub: Ignjovski 6, Fullkrug s.v., Trinks s.v.

BORUSSIA M'GLADBACH: Ter Stegen 6, Stranzl 5,5, Dante 4,5, Brouwers 6,5, Daems 6; Herrmann 5,5, Neustadter 6,5, Nordtveit 5,5, Arango 6; Hanke 7,5, Reus 6,5  Sub: Ring 5,5, De Camargo s.v.


lunedì 9 aprile 2012

ZWEITE LIGA: LE VOLATE PROMOZIONE, PLAY-OFF E SALVEZZA.

Occean, leader del Furth e capocannoniere della Zweite

PROMOZIONE DECISA- Tempo di bilanci in Zweite, dove mancano solo cinque turni alla fine del torneo.
Un lunga maratona quella della seconda serie tedesca, partita a metà luglio e che si chiuderà fra meno di un mese, il 6 maggio.
Tutto sembra ormai deciso per i due posti che portano direttamente nella massima serie, visto il rendimento  del Fortuna Dusseldorf, autentica protagonista del torneo fino a un mese fa e poi crollata in maniera repentina nelle ultime giornate.
Salvo clamorose sorprese, saranno il Furth e l'Eintracht a salire in Bundesliga, con i biancoverdi che coroneranno un sogno sfuggito sempre per un'inezia negli ultimi anni.

LOTTA PLAY-OFF- Se in vetta tutto è già deciso, per la lotta alla terza piazza, posizione che  qualifica allo spareggio promozione contro la terz'ultima della Bundes, vige la più assoluta incertezza. Tre squadre (Fortuna, St.Pauli e Padernborn) racchiuse nel fazzoletto di tre punti e reduci da un momento di forma assai scadente, basti pensare che nessuna delle contendenti è  riuscita a vincere nelle ultime quattro giornate. Di questa situazione estremamente favorevole non ne ha saputo approfittare il Monaco 1860, che dopo uno stentatato avvio di stagione sembrava in grado di poter rientrare nella lotta per i play-off. Ma anche i leoni di  Monaco nelle ultime cinque partite hanno rallentato il proprio cammino, cogliendo la miseria di cinque punti..

INCUBO DRITTE-  In coda il margine di sei punti che interpone la quart'ultima (l'FSV)  dalla terz'ultima (il Karlsruher), lascia ben poche speranze alle ultime tre della classe: saranno loro a giocarsi il play-out! Tre squadre (Karlsruher, Hansa, Aachen), raccolte nello spazio di soli tre punti ed una sola di esse potrà giocare il play-out salvezza contro la terza della Dritte Liga, mentre le altre scenderanno direttamente in Dritte.
In questo momento sembrano in netta risalita le quotazioni dell'Hansa, capace negli ultimi due turni di andare a vincere all'Allainz contro il Monaco 1860 e di sconfiggere il Fortuna fra le  mura amiche.

BUNDESLIGA: IL PUNTO 29 ^GIORNATA

Raul eterno: anche ieri grande prova e gol d'antologia

SFIDA BvB-BAYERN-Era un turno di Bundes da vivere tutto d'un fiato, con la sfida a distanza fra BvB e Bayern, giunta al suo ultimo atto prima dell'attesissimo scontro diretto in programma mercoledì al WestfalenStadion.
Sulla carta l'impegno più proibitivo toccava al Borussia, impegnato sul campo di un Wolfsburg reduce da una striscia positiva importante.
Gli uomini di Klopp, che con la vittoria di sabato agguantano il ventitreesimo risultato utile consecutivo, dominano nel primo tempo, mentre nella ripresa, dopo il gol del 2-0 segnato dal'ottimo Gundogan, subiscono la pressione dei lupi, che accorciano le distanze con Mandzukic. Negli ultimi venti minuti, il BvB mette in mostra gli stessi limiti della sfida di venerdì scorso contro lo Stoccarda, rischiando - in qualche circostanza- di farsi raggiungere sul punteggio di parità. Il gol in zona-Cesarini di Lewandowski, arrivato dopo che il Wolfsburg è rimasto in dieci uomini per  l'espulsione di Madlung, arriva come manna dal cielo e dà la certezza dei tre punti.  Klopp, in vista della super-sfida di mercoledì, dovrà assolutamente ricaricare mentalmente i suoi, apparsi ancora una volta fragili in difesa.
Per il Bayern l'impegno contro l'Ausburg, ovvero un derby bavarese, era solo all'apparenza semplice, visto il momento particolarmente positivo della formazione di Luhukay, già data per spacciata alla fine del girone d'andata ed ora, invece, in piena lotta per non salutare la massima serie. La gara parte in discesa per i Rekordmeister, che passano in vantaggio con Gomez - bravissimo a sfruttare al meglio una favolosa invenzione di Ribery- dopo solo venticinque secondi. L'Ausburg, però, conferma di essere una squadra in salute, e dopo aver creato non pochi grattacapi alla difesa avversaria, riesce a trovare il pareggio con Koo, complice una clamorosa papera di Neuer ( e non è la prima quest'anno...). Nella ripresa i padroni di casa salgono in cattedra e dopo un quarto d'ora  trovano  il gol della vittoria ancora con il Matador Gomez. Nel finale il Bayern sciuperà alcune occasioni per incrementare il bottino a proprio favore. Anche la squadra di Heynckes deve assolutamente migliorare la fase difensiva in vista della sfida di mercoledì, problema, come scritto pocanzi, che attanaglia anche il Borussia: assisteremo ad una supersfida ricca di gol?

ZONA EUROPA- Nel derby fra deluse dell'Europa League, lo Schalke domina nettamente l'Hannover e consolida il terzo posto in classifica, complice anche il mezzo passo falso del Gladbach. Immenso Raul: altra grande prova, doppietta e un gol, il secondo realizzato, di purissima tecnica e stile. Sarebbe davvero un peccato vederlo lontano da Gelsenkirchen nella prossima stagione. Da segnalare anche l'ottima prova del peruviano Farfan e l'ennesimo gol di Huntelaar. Davvero un buon viatico in vista del derby di sabato prossimo contro il Borussia, dove i Knappen hanno la grande chance di vendicare lo storico sgambetto del 2007, annata in cui i cugini gialloneri, vincendo il ruhr-derby 2-0 fra le mura amiche,  fecero perdere allo Schalke il Meisterschale.  Continua il momento negativo del Gladbach, che non va oltre un deludente 0-0 interno contro l'Hertha penultimo. Primo tempo nettamente appannaggio dei fohlen, mentre nella ripresa la squadra di Favre subisce più del dovuto, rischiando in almeno un paio di circostanze di capitolare. Da segnalare, inoltre, l'infortunio occorso a  metà del primo tempo a Reus, e che potrebbe costringere il fantasista tedesco ad alcune settimane di pausa.
In chiave Europa League da segnalare la vittoria dello Stoccarda, che batte nettamente il Mainz, porta a sei la striscia positiva e si issa al quinto posto in classifica. Labbadia, spesso criticato a ragion veduta, si sta guadagnando la conferma sulla panchina degli svevi, che, complici i rallentamenti di Werder e Bayer, vedono sempre più vicino il ritorno in Europa dopo un anno d'assenza. I biancorossi sono gli unici a portare a casa l'intera posta in palio nella "zona-Europa": il Werder pareggia sul campo del Mainz, il Bayer interrompe la serie negativa ma non va oltre il pari sul campo dell'Amburgo (AMBURGO-BAYER 1-1), mentre l'Hannover e il Wolfsburg, come già detto, perdono contro le due squadre prinicipi della Ruhr. Sarà una sfida incerta fino all'ultimo, anche se Hannover e Stoccarda, complice il momento tutt'altro che esaltante di Bayer e Werder,  restano favorite; grande incertezza, invece, per la terza qualificata.

POLVERONE SALVEZZA-  Dalla zona calda della classifica escono, seppur per motivi opposti, l'Hoffenheim e il Lautern, protagoniste di uno scontro diretto che ha visto prevalere la squadra di Babbel per 2-1. Con la vittoria ottenuta al Fritz Walter, il TSG vola a +8 del Colonia terz'ultimo e si può dichiarare praticamente salvo, mentre il Kaiserslautern resta distante ben nove punti dalla zona play-out e dice di fatto addio alla Bundes. Protagonista negativo nei padroni di casa -per l'ennesima volta- Rodnei, che commette il fallo da cui scaturisce il calcio di rigore realizzato da Salihovic.  La vittoria dell'Hoffe è l'unica fra le squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere. Il Mainz soccombe alla Mercedes Arena e resta in una situazione di classifica piuttosto complicata, resa ancora più amara dalla deludenti prove delle ultime settimane. Pirotecnico 2-2 nello scontro diretto fra Friburgo e Norimberga, con i bavaresi che sciupano una grande occasione per mettere un mattone pesante nella conquista della permanenza in Bundes; la squadra di Hackning, infatti, sciupa un vantaggio di due gol e resta a stretto contatto con la zona retrocessione.  Per il Friburgo, invece, ennesima prova di carattere e sesto risultato utile consecutivo:  è davvero tutta un'altra storia sotto la sapiente guida di Streich! Pareggi interni che servono a poco per il Colonia e l'Amburgo, mentre la "Alte Dame"  pareggia al Borussia Park e, grazie a un secondo tempo di carattere, lascia aperte le speranze di un possibile recupero in chiave salvezza. Sarebbe bello se il vecchio e umile Otto riuscisse a centrare una splendida salvezza sulla panchina capitolina, specie se colta a discapito del giovane e "spocchioso" Solbakken.....



AMBURGO-BAYER LEVERKUSEN 1-1

Petric esulta dopo aver realizzato il gol del vantaggio rotohosen

Una classica del calcio tedesco. In altri tempi, Amburgo-Bayer si giocava per la lotta al vertice, o, perlomeno, per la qualificazione alle coppe europee. Quest'anno, complice la rivoluzione amburghese di Arnesen e la stagione in chiaroscuro delle aspirine, la sfida vede opporsi due squadre in crisi, con i rothosen in piena lotta per la salvezza e i werkself alla disperata ricerca di un posto nella prossima Europa League.
Sulla panchina del Leverkusen da segnalare il debutto della coppia Hyypia-Lewandowski, mentre nell'Amburgo, ancora orfano dello squalificato Guerrero, spazio a centrocampo a Tesche, che, complice l'assenza di Kacar, fa coppia in mezzo al campo con l'inamovibile (ma chissa poi perchè?) Jarolim; va in panchina, invece, Rincon, dato favorito alla vigilia per far coppia con il ceco.

L'avvio di partita non è dei più entusiasmanti: le due squadre si studiano, tengono i ritmi della partita molto bassi e creano ben pochi grattacapi agli estremi difensori. Dopo un quarto d'ora a dir poco soporifero, è l'Amburgo a prendere in mano le redini del gioco, ma i rothosen, nonostante alcune buone occasioni con Mancienne, Petric e Berg, non riescono a passare in vantaggio. Il Leverkusen sembra ancora quello ammirato nelle ultime settimane: lento, spaesato e fragile in difesa. Il gol dell'Amburgo, nonostante le azioni veramente pericolose si contino con il contagocce, è nell'aria ed arriva puntuale grazie ad una clamorosa ingenuità di Castro, che intercetta con il braccio un cross dalla sinistra di Aogo diretto in area di rigore verso Jensen: inevitabile,quindi,  il calcio di rigore fischiato in favore dei rothosen. Dal dischetto va Petric, che realizza il gol del vantaggio dei padroni di casa. Amburgo che sembra in controllo del match, ma il Leverkusen proprio sul finire della prima frazione dà segnali di risveglio:  Kadlec si incunea sul lato destro della difesa avversaria e tira  da posizione piuttosto interessante, trovando, però, l'opposizione di  Drobny.  E' questo l'ultimo sussulto del primo tempo. Si va al riposo con i rothosen in vantaggio  meritatamente di una rete.

La ripresa inizia con tutt'altra musica. Il Bayer, quasi per incanto, rientra in campo con spirito battagliero, e nell'arco di soli cinque minuti, crea almeno tre occasioni da gol ( due con Rolfes e una con Schurrle) non concretizzate a dovere anche per la bravura di Drobny. La supremazia delle aspirine viene premiata al decimo della ripresa: calcio d'angolo battuto dalla  destra, Kissling stacca perentoriamente di testa, Tesche salva sulla linea di porta, la respinta del numero tredici, però, sbatte sulla testa di Westermann e si stampa sulla traversa favorendo Schurrle, che di testa insacca con il più comodo dei tap-in. E' il primo gol del Bayer dopo 250 minuti di digiuno. L'Amburgo, fino a quel momento autore di un secondo tempo rinunciatario, prova a dare segnali di ripresa con Petric, ma il tiro dell'ex giocatore del Borussia viene deviato da un attento Leno.
Il Bayer prova a dar fastidio alla difesa rothosen con ficcanti azioni di rimessa, ma alcuni interventi al limite del regolamento ( uno punito con un sacrosanto giallo per Jarolim, autore di un fallo ai danni di Renato Augusto lanciato verso la trequarti avversaria) e alcuni passaggi imprecisi, non porteranno mai seri pericoli alla porta di Drobny. L'Amburgo si rende pericoloso in un paio di circostanze, ma Leno - prima su una splendida punizione di Aogo e poi su un potente tiro da fuori area di Petric- conferma tutta le doti messe in mostra in questa stagione e che hanno portato la dirigenza rossonera a preferirlo a Renè Adler.

Finisce in parità. Un punto che, complici  i passi falsi di Hannover e Wolfsburg, serve maggiormente al Leverkusen,  mentre  l'Amburgo non incrementa il margine di sicurezza dalla terz'ultima, distante sempre solo due punti. A livello tattico da rivedere l'idea "innovativa" apportata dal duo Hyypia-Lewandowski, con Ballack e Rolfes a centrocampo che non hanno dato un apporto significativo, specie per la prova decisamente scarsa dell'ex Chelsea. L'Amburgo si mostra in ripresa, ma le amnesie difensive e la lentezza del centrocampo, lasciano ancora parecchi dubbi sulle reali possibilità dei rothosen di chiamarsi fuori in tempi brevi dalla lotta per non retrocedere.

PAGELLONE

AMBURGO
DROBNY:  Due buoni - ma non trascendentali- interventi. Si mostra sicuro, e  a differenza di altre occasioni non commette errori.  VOTO: 6,5

BRUMA: Davvero buona la partita dell'olandese, anche se si perde Kadlec nell'unica occasione da gol capitata  alle aspirine nella prima frazione. Attento dietro e pericoloso anche quando si propone in avanti. VOTO: 7

MANCIENNE: Altra ennesima prova da dimenticare. Nella zona centrale di competenza, gli avversari, specie nella ripresa, affondano a loro piacimento. Non si è ancora capito quale sia il suo ruolo ideale, viste le deludenti prove offerte anche a centrocampo e - lo scorso anno in Premier- da terzino.  VOTO: 5

WESTERMANN: Insicuro. Forse trascinato dall'opaca prova del compagno di reparto inglese, anche il nazionale tedesco non brilla. Si fa decisamente preferire in fase d'impostazione, dove con alcuni lanci mette in difficoltà il sistema difensivo avversario. Sfortunato in occasione del gol subito dai suoi.  VOTO: 5,5

AOGO: Si fa apprezzare in avanti con alcune azioni particolarmente interessanti.Inoltre, provoca il rigore e sfiora un gran gol su punizione. Dietro si mostra sicuro e non commette errori. Ritrovato? VOTO: 7

ILICEVIC: Parte bene, ma si spegne alla distanza. Secondo tempo praticamente inesistente, che porta Fink a sostituirlo con Tore. VOTO: 5,5    ----> TORE: Entra e crea scompiglio, grazie al carattere frizzantino. Commette, però, molti errori tecnici, alcuni basilari. VOTO: 5,5

TESCHE: Gara giudiziosa, senza infamia e senza lode. Fa il suo.  VOTO: 6

JAROLIM: Primo tempo di assoluta tranquillità, grazie all'opaca prova degli avversari. Nella ripresa soffre  la dinamicità di Renato Augusto e di un ritrovato Rolfes. Lento e non sempre lucido  VOTO: 5 ---> RINCON: Entra e si fa notare per il solito spigoloso carattere. Non incide anche per il poco tempo a disposizione. VOTO: S.V.

JANSEN: Buona l'intesa con Aogo, con cui spesso si scambia la posizione. Fa impazzire lo scarso Castro e si fa notare per dinamismo e impegno.  VOTO: 6,5

PETRIC: Come al solito entra ed esce dall'incontro, ma trasforma il calcio di rigore e impegna seriamente Leno in un paio di circostanze. VOTO: 6,5 ---> SON: Gioca cinque minuti.  VOTO: S.V.

BERG: Buon primo tempo, mentre nella ripresa svanisce. Piccoli segnali di risveglio, ma Guerrero è tutt'altra cosa.  VOTO: 6

BAYER LEVERKUSEN
LENO:  Bravissimo in almeno tre circostanze. Altra prova di spessore:  sarà suo il posto da terzo portiere a Euro 2012?  VOTO: 7

CASTRO:  Castro continua a far rima con disastro! Altra prova negativa, macchiata dall'ingenuo fallo che provoca il rigore a favore dei rothosen.  VOTO: 5

FRIEDRICH: Gara di spessore. Preciso, mai banale. Se i rothosen sono pericolosi prevalentemente con tiri da fuori area, il merito principale è sicuramente il suo. VOTO: 7

TOPRAK: Meglio che in altre situazioni. Soffre nel primo tempo il dinamismo di Berg, ma lo contiene, comunque, abbastanza bene.  VOTO: 6

KADLEC: Bene in fase offensiva, meno in fase difensiva. Si guadagna comunque la "pagnotta".  VOTO: 6

REINARTZ: Non copre a dovere la difesa. Dalle sue parti si passa che è una meraviglia! VOTO: 5

ROLFES: Male nel primo tempo, dove gioca in posizione più arretrata. Decisamente meglio nella ripresa, dove, specie nel primo quarto d'ora, è fra i fautori della rinascita rossonera. VOTO: 6

BALLACK: Malissimo. Un ex giocatore ad alti livelli: assolutamente pronto per l'avventura nella MLS. VOTO: 4,5  ---> BARNETTA: Gioca poco meno di mezz'ora,  senza infamia e senza lode. Sarà fondamentale recuperarlo in vista della prossima stagione. VOTO: 6

RENATO AUGUSTO:  Anche il brasiliano è inesistente nel primo tempo, ma nella ripresa mette in mostra alcune buone giocate e batte il corner da cui scaturisce il gol del pareggio. VOTO: 6 ---> DERDIYOK: Poco tempo per incidere. VOTO: S.V.

SCHURRLE: Il peggiore in campo nel primo tempo. Migliora, decisamente, nella ripresa, dove ha il merito di segnare il gol del pari e di rendersi protagonista di alcuni buoni spunti. Ancora lontano,comunque,  dal giocatore ammirato con la maglia del Mainz.  VOTO: 6,5

KISSILING: Entra nell'azione del gol e fa tanto movimento. Non la migliore prova della stagione, ma nella mediocrità generale non si fa disprezzare. VOTO: 6 --->  BELLARABI: Gioca troppo poco per esprimere un giudizio  VOTO: S.V.





martedì 3 aprile 2012

BUNDESLIGA : IL PUNTO 28^ GIORNATA

L'esplosione di gioia di Gentner, autore del 4-4 finale.
Meno tre. Ad un solo turno dalla sfida fra BvB e FCB che, in linea teorica, dovrebbe decidere il campionato, si riducono le distanze fra le due contendenti.
Bravura dei bavaresi, oppure demerito degli Schwarzgelben ? 
Difficile dare una risposta, specie dopo la epica sfida di venerdì fra il Borussia e lo Stoccarda, un incontro che - a mio avviso - resterà nella storia del campionato tedesco: sei gol in ventitre minuti ed una girandola di emozioni senza fine, come abbiamo già raccontato QUI qualche giorno fa.
Mi ha stupito, in tutta franchezza, la pessima gestione del risultatoda parte dei padroni di casa, dato che, a soli venti dal termine,  si trovavano in una situazione di doppio vantaggio. Negli ultimi due anni, non si era mai assisito ad un BvB in vantaggio di due reti e poi ripreso dall'avversario di turno; inoltre, forse la prima volta in assoluto nella gestione Klopp a Dortmund, non si ricorda - a memoria -un black-out come quello accusato dal 70' al 78',  periodo nel quale Kehl & C hanno subito la bellezza di tre gol, con annessi orrori difensivi. Spaventa, e non poco, lo stato di forma di Subotic, già autore di un mezzo errore difensivo - con la complicità di Weidenfeller- sette giorni fa a Mainz.  Altro piccolo campanello d'allarme il finale di stagione dello scorso campionato, allorquando il BvB perse diversi punti nei confronti dell'allora diretta rivale (il Bayer), anche se il vantaggio accumulato all'epoca era talmente sostanzioso da non creare grossi problemi alla banda di Klopp. Quest'anno, invece, il margine è decisamente inferiore e la diretta concorrente è decisamente superiore al pur ottimo Leverkusen dello scorso anno.
La rivale, il Bayern, vince un derby tesissimo, che, come preannunciato nella  PREVIEW,  si è rivelato molto complicato. Gara risolta da un'invenzione di Ribery,concretizzata, poi,  da Robben, quest'ultimo autore di un'altra ottima prova, a conferma del magico momento di forma che sta attraversando. Non è tutto oro quel che luccica, però. La difesa ha dato ancora evidenti segni di sofferenza in parecchie situazioni di gioco, senza parlare di quei giocatori come Pranjic e Tymoshchuk, riserve ormai di lunga data, che hanno fallito alla "grande" la chance da titolare a loro concessa.
L'ora della verità, comunque, si avvicina: se tre sono i punti di distacco, otto, solo otto, sono i giorni che ci separano dalla grande sfida del Westfalen Stadion. E lo spettacolo, sugli spalti così come sul campo, è garantito!

In chiave Champions, continua il momento balbattente di Schalke e Gladbach. I knappen di Raul e Huntelaar, non vanno oltre il pareggio sul campo dell'Hoffenheim al termine di una gara combuttata, terminata con un pareggio più che giusto per quanto espresso dalle due squadre sul terreno di gioco. Un punto preziosissimo per la formazione di Stevens, che, complice il k.o. dei fohlen ad Hannover, aumenta il margine di vantaggio sugli stessi a tre punti.
 Ed è proprio il Gladbach la squadra che, al momento, stà maggiormente deludendo. Una sola vittoria nelle ultime cinque partite, condite dalla bellezza di tre sconfitte, stanno a testimoniare il momento di forma tutt'altro che esaltante dei fohlen, ormai fuori da ogni discorso relativo alla vetta. Resta, comunque, salda la quarta piazza che significa preliminari di Champions, anche se il merito non va ascritto a Reus & C., ma, bensì, al momento a dir poco negativo di Werder e Bayer. Ora al quinto posto si è piazzato proprio l'Hannover, ma il margine di vantaggio (dieci punti), fa dormire sogni tranquilli ai tifosi del Borussia. Unico appunto che mi sento di fare all'ottimo Favre :  ma perchè insisti con De Camargo? D'accordo, Hanke non è più quello del girone d'andata, ma -seppur in uno stato di forma certamente non ottimale- sembra in grado di poter portare un contributo maggiore rispetto al belga.

Polverone zona-EL :  cinque squadre racchiuse nel fazzoletto di un punto! Alla quinta piazza, come scritto in precedenza, si issa l'Hannover, che non paga lo scotto delle fatiche europee di Madrid e batte un deludente Gladbach..La squadra di Slomka, che sta ripetendo l'ottima scorsa stagione, deve comunque migliorare il rendimento esterno, altrimenti rischia di non centrare l'obiettivo finale.
Chi, invece, sembra aver migliorato nettamente il proprio rendimento in trasferta, e più in generale la qualità delle prestazioni offerte, è senz'ombra di dubbio il Wolfsburg. Quinta vittoria consecutiva per i  lupi, ottenuta al cospetto di un Hertha, che, nonostante l'avvento di Rehaggel, sempre ancora sotto shock per  il licenziamento di Babbel avvenuto, oramai, tre mesi fa. Continua il magico momento della coppia Mandzukic-Helmes, con il secondo finalmente ritrovatosi dopo un periodo di appannamento, dovuto principalmente a problemi fisici e incomprensioni con Magath. L'ex bomber del Leverkusen ( a proposito, ma quanto manca un giocatore così alle asprine), si rilancia anche in ottica nazionale, visto le recenti panchine di Cacau, ormai divenuto a tutti gli effetti la riserva di Ibiscevic.
Lo Stoccarda. Troppo ci siamo dilungati sugli svevi in questo blog nell'ultimo week-end. A Dortmund strepitoso pareggio, ma va ricordato che, specie nel primo tempo, gli uomini di Labbadia sono rimasti in partita solo per la bravura di Ulreich e un salvataggio sulla linea di Niedermeier. Bene il punto conquistato, ma i problemi della squadra biancorossa, palesati anche nella vittoria interna della settimana scorsa contro il Norimberga, restano.
Capitolo Werder-Bayer: cosa dire? Due squadre che sembrano essere finite in un vicolo cieco : qualità del gioco pessima, sconfitte a catena e qualificazione  all'Europa League rimessa in discussione. Il Bayer ha esonerato Dutt (GC: DUTT ESONERATO, ARRIVA HYYPIA),  ma le colpe sono da ripartire in parti uguali fra tecnico, società e giocatori. L'ex allenatore del Friburgo ha gestito male la rivalità fra Rolfes e Ballack, andando a urtare la suscettibilità dell'ex giocatore del Chelsea. Forse, il pur ottimo Robin, non era ancora pronto per il grande salto. Sarebbe stato meglio un passaggio intermedio, in una squadra,come,  ad esempio,  l'Hoffe o lo Stoccarda, ovvero compagini con ambizioni da Europa League o da campionato tranquillo, mentre il Bayer, nonostante alcune pesanti cessioni estive ( una su tutte Vidal), puntava a un campionato di vertice, pronto a fare da terzo incomodo fra BvB e Bayern. Si rifarà Dutt, ne sono certo : competenza e giovane  età, sono dalla sua!

Zona salvezza. Sono ancora nove la squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere, anche se il Lautern, complice la sconfitta interna contro l'Amburgo,  si trova con un piede e mezzo in Zweite. Al Fritz Walter, invece, tornano a sorridere i rothosen, che con il successo di sabato salvano la panchina di Fink e tornano al successo dopo quasi due mesi.
Si fa particolarmente complicata anche la posizione dell'Hertha, penultimo e in caduta libera da mesi dopo l'esonero di Babbel. Anche sabato, in casa contro il Wolfsburg, la prova della squadra è stata deprimente, specie nella fase difensiva. Per Otto Rehaggel, il compito è dei più ardui: condurre alla salvezza i berlinesi, sarebbe un'impresa epica come quella compiuta sulla panchina greca agli europei portoghesi del 2004.
Importantissime le vittorie esterne del Mainz (3-0 a Brema) e del Friburgo (2-0 a Leverkusen), con quest'ultimi che confermano di vivere un momento di forma eccezionale. Bellissimo il gol dell'esterno dell'esterno Caligiuri, autentico trascinatore del Friburgo in questo girone di ritorno.
Pesante vittoria dell'Ausburg nello sconto diretto contro il Colonia. In casa dei caproni si respira aria pesante, ma per il momento Solbakken non rischia, anche se, in tutta franchezza, meriterebbe di tornarsene in Norvegia.....



domenica 1 aprile 2012

BAYER LEVERKUSEN: SALTA DUTT, AL SUO POSTO IN ARRIVO HYYPIA

Dutt perplesso: è già finita la sua era a Leverkusen.

Si cambia in casa Bayer. Dopo aver incassato la quarta sconfitta consecutiva in campionato (quinta se si include la deblace del Camp Nou), la dirigenza rossonera ha deciso di esonerare Robin Dutt, allenatore alla   prima  esperienza sulla panchina di un club di prima fascia, dopo le splendide quattro stagioni passate a Friburgo. E sono stati proprio i Breisgau-Brasilianer a decretare la fine dell'avventura di Robin sulla panchina delle aspirine.
Anche ieri  i Werkself hanno offerto una prova imbarazzante, la peggiore di tutta la stagione - trasferta catalana inclusa - culminata con un sorprendente 0-2 finale, estremamente meritato. Già al termine della partita di ieri, le dichirazioni dei dirigenti e dello stesso Dutt, lasciavano intendere che, nell'arco di poche ore, si sarebbe arrivati al cambio di panchina.

Finisce male un'avventura nata "zoppa" sin dall'origine, con la clamorosa eliminazione subita quest'estate in Coppa di Germania ad opera dalla Dynamo Dresda, in una gara persa 4-3, nonostante le asprine si fossero trovate in vantaggio addirittura di tre gol. Da lì in poi, una stagione di alti e bassi, ma, comunque, non del tutto negativa, vista la qualificazione  agli ottavi di Champions, ottenuta nonostante la presenza nel girone delle più blasonate Chelsea e Valencia; proprio contro i blues, al pari del match vinto contro il peggior Bayern della stagione, le aspirine hanno giocato la loro miglior partita stagionale, una vittoria 2-1 resa meno entusiasmante dal pareggio in terra belga (contro il Genk) del turno successivo, che, di fatto, ha condannato il Bayer al secondo posto nel girone e ad affrontare il Barça negli ottavi.

Ora, al posto di Dutt, è stato chiamato Hyypia, ex giocatore del Liverpool e dello stesso Bayer, con cui lo scorso anno ha chiuso l'attività agonistica. Al finlandese,attuale vice-allenatore della nazionale del suo paese e alla prima esperienza da head-coach, verrà affiancato l'allenatore dell'under 19 delle aspirine Sascha Lewandowski, da cinque anni coach, di successo, della selezione giovanile rossonera.