sabato 30 marzo 2013

BUNDESLIGA, IL PUNTO 27.A GIORNATA


BAYERN MONACO-AMBURGO 9-2- Facile. Troppo facile per essere vero. Il Bayern non conquista matematicamente il titolo, ma demolisce letteralmente l’Amburgo in un match che, nonostante la disparità di forze vista in campo, resta sempre il più prestigioso del calcio tedesco: la squadra bavarese è la più titolata del panorama tedesco, mentre quella amburghese è l’unica ad aver disputato tutte le cinquanta edizioni della Bundesliga.  Jupp Heynckes, in previsione del match di Champions contro la Juventus, rinuncia a molti titolari e schiera alcune cosidette “seconde linee” come Boateng, Luiz Gustavo nel ruolo di terzino sinistro (non si vedeva in quella posizione dai tempi di Van Gaal), Shaqiri, Pizarro e – visto il minutaggio di questa stagione – Robben. L’Amburgo si presenta all’Allianz con la miglior formazione possibile: in attacco gioca Rudnevs, alle cui spalle agiscono Van der Vaart e Son, mentre in difesa Bruma è preferito a Mancienne nel ruolo di centrale al fianco di Westermann.
Già dopo cinque minuti si capisce che “non c’è trippa per gatti”: Shaqiri, con un bel tiro dalla media distanza, batte Adler e apre le danze. Il Bayern insiste e dopo quindici minuti trova il gol del raddoppio con Schweinsteiger, lasciato libero  di effettuare un colpo di testa all’interno dell’area piccola dalla disattenta difesa rothosen. Alla mezz’ora, dopo aver sfiorato il gol pochi minuti prima, inizia la serata magica di Pizarro, che s’inserisce su una spizzata di testa eseguita da Martinez  e batte Adler. Tutto finito? Macché: trentatreesimo minuto, splendido dialogo fra Robben e Pizarro, il peruviano offre un assist di tacco all’olandese che batte Adler con un sinistro sul primo palo. Poco più di mezz’ora: Bayern-Amburgo 4-0. Nel finale del primo tempo, il Bayern, non ancora sazio, trova il gol del 5-0 ancora con il “Pizza”, che ribadisce in rete un tiro di Shaqiri stampatosi sul palo.
Inizia il secondo tempo, ma Fink, allenatore della squadra ospite, non opta per nessun cambio, forse “soddisfatto” dell’ottima prova offerta dai suoi rothosen. La musica non cambia neppure nella ripresa e i padroni di casa, dopo sette minuti dalla ripresa delle ostilità, trovano il sesto gol: Robben arriva sul fondo e crossa nel mezzo per Pizarro, che di tacco realizza il terzo gol personale. Passano solo tre minuti e Robben si trasforma da assist-man a goleador, grazie ad un pallonetto che supera Adler e consente al Bayern di volare a quota sette. Cinquantacinque minuti di gioco: Bayern-Amburgo 7-0. Impressionante. Al sessantottesimo i padroni di casa, grazie alla quarta rete personale di Pizarro, trovano il gol che porta ad otto le distanze fra le due compagini, mentre cinque minuti dopo l’Amburgo trova il gol della bandiera con un colpo di testa di Bruma. Le emozioni, però, non  sono finite. I bavaresi, ad un quarto d’ora dal termine, suonano la nona con Ribery, che entra in area, disorienta Bruma e batte Adler con un preciso destro a giro sul secondo palo; gli ospiti, cinque minuti più tardi, trovano il secondo gol con Westermann, che di testa fissa il punteggio sul definitivo 9-2.
Cos’altro dire del Bayern? E’ uno squadrone, solido, ben organizzato e che dispone di alcuni giocatori di grandissimo talento. In fase difensiva, però, i bavaresi hanno mostrato ancora qualche crepa, come  si era già visto – prima della pausa – nei match vinti a fatica contro il Fortuna e il Bayer. I favoriti in vista del match di Champions sono sicuramente loro, ma la Juventus li può mettere in seria difficoltà. In mezzo al campo sarà battaglia, con il trio Marchisio-Pirlo-Vidal a fronteggiare il duo Schweinsteiger-Luiz Gustavo (Javi Martinez non sarà del match per squalifica, assenza pesantissima)  con Kroos che arretrerà costantemente per dare una mano, in difesa i bianconeri dovranno portare particolare attenzione ai movimenti diabolici di Mandzukic, giocatore concreto e dall’intelligenza tattica superiore alla media. Attenzione anche a Robben: l’olandese  da qualche settimana  sta giocando davvero bene e per caratteristiche potrebbe fare molto male alla Juventus, ma Jupp Heynckes non ha ancora deciso se farlo partire nell’undici titolare. Sarà un grande match, ma i Rekordmeister non avranno vita così facile. Lo sanno in Baviera. Lo sanno a Torino.

STOCCARDA-BORUSSIA DORTMUND 1-2 – Quattro pareggi negli ultimi quattro scontri diretti. Questi i precedenti recenti dalla sfida andata in scena oggi a Stoccarda, dove la squadra di Klopp, al termine di una gara combattutissima e spettacolare, ha incamerato tre punti importantissimi in ottica secondo posto. Dopo alcune buone occasioni occorse ad entrambe le contendenti, fra cui un gol annullato a Ibisevic per un fuorigioco molto dubbio,  il BvB sblocca il risultato al 29°: Reus batte una punizione dal lato di sinistro del campo, Piszczek (subentrato cinque minuti prima a Schmelzer) anticipa Sakai e con un bel colpo di testa all’indietro supera Ullreich. La gara si mantiene viva, ma l’ultimo quarto d’ora del primo tempo non registra occasioni da gol degne di tal nome. L’avvio di ripresa vede dominare lo Stoccarda, che coglie un palo con Gentner e si vede respingere da Gotze – sulla linea di porta –  una conclusione di Ibisevic e una di Niedermeier. Il gol del pareggio è nell’aria e, puntuale, arriva al 62°:  Rudiger batte una  rimessa laterale,  Gentner s’impossessa della sfera e  serve in area Maxim, che con un sinistro chirurgico batte Weidenfeller. La gara, fin a quel momento molto equilibrata, cambia definitivamente volto a venti dal termine quando, in seguito ad uno scontro con Gotze, viene espulso Niedermeier; decisione  contestata –  non a torto –  dalla panchina biancorossa, già molto polemica nei confronti della terna arbitrale dopo il gol annullato ad Ibisevic nel primo tempo. Ad otto minuti dal 90°, il BvB passa in vantaggio con Lewandowski, che spinge in rete un preciso invito di Piszczek  dal lato destro dell’area di rigore. Nel finale non accade nulla di rilevante, ma la rabbia dei padroni di casa è palese e parzialmente giustificata: è molto probabile che le polemiche proseguiranno durante la settimana.
SCHALKE 04- HOFFENHEIM 3-0 - Vittoria importantissima per lo Schalke che, in attesa dell’impegno di domani pomeriggio dell’Eintracht, vola momentaneamente al quarto posto solitario. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, e condizionato dall’atteggiamento poco aggressivo di entrambe le compagini, la gara si rivela più interessante nella seconda frazione. Per assistere al primo gol del match, però, bisogna aspettare il 70°: Hoger riparte velocemente, percorre tutto il campo palla al piede, scambia con Farfan, s’inserisce in area di rigore e batte Gomes con un preciso piatto destro. L’Hoffenheim sparisce dal rettangolo di gioco. Nel giro di quattro minuti i Knappen segnano due gol: al 78°, Kolasinac serve uno splendido assist dalla sinistra per Raffael, che batte l’incolpevole Gomes e raddoppia per i suoi; al minuto 82, invece, è il turno di Pukki, messo a tu per tu con Gomes da uno splendido assist di Raffael. Situazione sempre più critica per l’Hoffenheim, che con maggiore attenzione avrebbe potuto strappare un preziosissimo punto: subire un gol in contropiede – in quelle circostanze –   ha dell’incredibile, specie se sei penultimo e giochi in trasferta sul campo della quinta forza del torneo. Ma Kurz, probabilmente, è convinto di guidare una squadra in lotta per il vertice..
FORTUNA DUSSELDORF-BAYER 1-4-  A Dusseldorf si è disputato l’unico primo tempo ricco di emozioni del pomeriggio di Bundesliga.  Ospiti in vantaggio al 21° grazie ad un calcio di rigore realizzato da Kiessling, ma raggiunti a cinque dal termine a causa di un incredibile autogol di Schwaab, che, nel tentativo di anticipare un attaccante avversario, insacca in scivolata un cross dalla destra di Kruse. Nella ripresa, dopo dieci minuti di equilibrio, il Bayer si riporta in vantaggio con Schurrle, che ribatte in rete dopo un tentativo di Sam respinto da un difensore avversario. Nel finale di partita, con i padroni di casa completamente sbilanciati nel tentativo d’agguantare il pari, il Bayer segna altri due gol: al minuto 84 è ancora Schurrle a marcare su invito dal lato destro dell’area di Kiessling, mentre due minuti più tardi è proprio l’assist-man del terzo gol ad andare ancora a segno. Sconfitta dolce-amara per il Fortuna, che mantiene cinque punti di vantaggio dal terzultimo posto ma non si può ancora sentire al sicuro.
AUSBURG-HANNOVER 0-2 - Se c’era una squadra che meritava i tre punti, quella era sicuramente l’Ausburg. La squadra bavarese,invece,  esce sconfitta al termine di un match dominato per lunghi tratti  a causa della grande prova offerta da Zieler, estremo difensore ospite, tornato nelle ultime settimane ai livelli dello scorso anno. Decide il match una doppietta di Rausch: al 60°, al termine di un lungo batti e ribatti, supera Amsif con un preciso tiro nell’angolino, mentre nei minuti di recupero aggancia un lungo spiovente di Pocognoli e supera il portiere avversario con un preciso pallonetto. Occasione persa per i padroni di casa, che in caso di vittoria avrebbero accorciato sensibilmente il distacco dal Fortuna. La prova offerta, però, è confortante e fa ben sperare i tifosi bavaresi.
FRIBURGO -BORUSSIA M’GLADBACH 2-0 - E’ tornato il Friburgo di Streich? Presto per dirlo. I rossoneri, intanto, possono esultare per il ritorno al successo dopo ben quattro settimane grazie al 2-0 rifilato al Gladbach, diretta concorrente per l’accesso alla prossima Europa League. Il primo tempo finisce a reti bianche, registra poche occasioni da gol, ma risulta comunque  godibile e spettacolare grazie alle trame di gioco mostrate dalle due compagini. Anche questo match, come quelli di Dusseldorf e Ausburg, viene deciso da una doppietta, anche se stavolta a gioire è la squadra ospitante. Il match-winner è Kruse, autore fin qui di una stagione splendida e dal prossimo anno probabilissimo giocatore dei fohlen, che potrebbero mancare l’accesso alla prossima Europa League proprio a causa della doppietta realizzata dall’ex giocatore del St.Pauli. Gara sbloccata dal numero venti locale al 68°,  che avanza indisturbato fino al limite dell’area di rigore e batte ter Stegen (non piazzato benissimo fra i pali) con un bel piatto sinistro. Il gol della sicurezza arriva solo nei minuti di recupero: contropiede in campo aperto del Friburgo, la palla giunge a Santini che, nel tentativo d’aggirare ter Stegen, s’allarga troppo ed è costretto a servire a rimorchio l’accorrente Kruse per il gol del raddoppio. Classifica alla mano, entrambe le compagini restano in piena corsa per l’Europa che conta.
MAINZ-WERDER BREMA 1-1-  Ennesima occasione sciupata dal Mainz, che pareggia per la quarta volta negli ultimi cinque match disputati e non tiene il passo dello Schalke nella lotta per il quarto posto. La squadra di Tuchel, grazie al clamoroso errore di Lukymia, passa in vantaggio dopo quindici secondi con Szalai, servito perfettamente da un passaggio rasoterra di Ivanschitz. Il primo tempo, a causa anche di un Mainz molto rinunciatario che non approfitta di un Werder stordito dal prematuro svantaggio, finisce con i padroni di casa in vantaggio di un solo gol. Nella ripresa i biancoverdi si dimostrano decisamente più volitivi e sovente mettono in difficoltà la squadra di Tuchel. A venti dal termine, dopo un’occasione clamorosamente fallita dal Mainz con Muller, il Werder ottiene il pari con Hunt, bravissimo ad anticipare Svensson e a finalizzare al meglio un invitante traversone dalla destra di Arnatuovic. Finisce con una giusta divisione della posta in palio, ma il punto non fa felice nessuno: il Werder non approfitta del k.o. dell’Ausburg e si mantiene a soli sette punti di vantaggio dalla terz’ultima piazza; il Mainz scivola a meno tre dalla zona-champions.

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