lunedì 21 ottobre 2013

MARADONA E' TORNATO


Quando Diego entra in uno stadio gli sguardi sono tutti per lui, è sempre stato così quando indossava il numero 10 e non è cambiato nulla una volta appeso le scarpe al chiodo, come testimonia l’accoglienza riservatagli in Germania, nel 2010, in occasione della sfida amichevole contro la Nationalmannschaft. La Nationalmannschaft, una squadra nel destino del “Pibe de Oro”, sia da giocatore che da allenatore, dal trionfo di Mexico 86, alle lacrime di Italia 90 e, per ultima, la batosta di SudAfrica 10.
Mai banale, nel bene e nel male. Fuori dal campo divide, ma sul rettangolo verde ha messo tutti d’accordo. Bastava vederlo con un pallone fra i piedi, anche solo durante un riscaldamento, per restare rapiti dall’arte, dalla poesia e dalla magia del talento argentino, fenomenale anche con le scarpette slacciate. Quanti di noi non avrebbero voluto essere presenti all’Olympiastadion di Monaco, in un lontano aprile del 1989, per poter ammirare una simile rappresentazione. Perché Maradona non è solo calcio. Maradona è arte.
 
La Gazzetta dello Sport gli ha dedicato la collana di dvd “Non sarò mai un uomo comune”, un titolo che non ha bisogno di spiegazioni(CLICCA QUI PER MAGGIORI DETTAGLI SULL'OPERA). Undici uscite, la prima è già in edicola, un distillato di Diego. Il Maradona che tutti conosciamo e uno tutto da scoprire, privato, che si racconta a Gianni Minà in un'intervista a Doha. Uno come il Pibe puoi solo guardarlo, acchiapparlo è un'altra storia. Lo sanno bene i difensori: prenderlo non si può. E a noi amanti di Eupalla, dea del calcio, protettrice del bel gioco, non ci resta che un solo modo per afferrarlo: correre in edicola

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