domenica 30 settembre 2012

BUNDESLIGA SESTA GIORNATA: WERDER BREMA-BAYERN MONACO 0-2

Luiz Gustavo esulta: gran gol e il Bayern centra la sesta vittoria consecutiva

INCUBO BAYERN- Sono passati quasi sei anni dall'ultima vittoria interna (3-1) del Werder sul Bayern.  All'epoca, stagione 06/07, il Werder era una squadra assolutamente competitiva, che poteva contare sull'apporto di alcuni campioni come Klose e Diego e non viveva alcun timore reverenziale nei confronti della "grande" per definizione del calcio teutonico. Solo quattro i protagonisti di quella sfida presenti anche ieri sul rettangolo di gioco: Fritz e Hunt per  il Werder; Lahm e Pizarro per il Bayern. Oggi la differenza fra le due squadre è talmente ampia che i tifosi del Werder, pur scocciati per aver perso contro una storica rivale, quasi sorridono per la prova soddisfacente fornita dai propri beniamini. Inutile girarci intorno: questo Bayern, a differenza di quelli del recente passato, ha una tale varietà di alternative da far invidia a buone parte dei migliori club europee; oggi i bavaresi sono, come valore assoluto, fra le prime quattro formazioni a livello europeo. A livello tattico, l'acquisto di Breno ha dato modo a Jupp di spostare a sinistra Badstuber, giocatore di contenimento poco incline ad offendere, consentendo maggior libertà in fase offensiva a  Lahm sul lato destro del campo; inoltre, in situazione di ripartenza avversaria, la difesa del Bayern si schiera spesso a tre, con Boateng centro-destra, Breno centrale e Badstuber centro-sinistra. Maggiore equilibrio in fase difensiva e anche maggior varietà di schemi in fase offensiva: l'arrivo di Mandzukic, al di là dello scorcio di partita disputato ieri, ha aumentato in modo vertiginoso gli inserimenti  per vie centrali, oltre ad aver garantito una buona dose di gol. Deludente la prova di Pizarro, alla prima stagionale da titolare. Il peruviano, indimenticato ex del Werder, ha forse pagato a livello emotivo il ritorno al Weser, terreno che lo ha visto protagonista per diverse stagioni.
Il Werder, dal canto suo, ha provato a portare a casa il punticino. Il 4-1-4-1 di Schaaf per il momento funziona. E ieri, nonostante gli interpreti siano prettamente offensivi, la squadra è sembrata  abbastanza equilibrata. L'avvio di stagione, dopo la clamorosa debacle in coppa contro il Prussen, sta confortando i tifosi biancoverdi che, dopo annate a dir poco deludenti, intravedono un barlume di progetto tattico. Ottimo anche lo spirito di sacrificio e abnegazione mostrato dai biancoverdi: vedere gente come Arnautovic e Elia rinculare fino al vertice della propria area per dare una mano ai compagni, rappresenta, di per sè, un successo per Schaaf. In difesa ancora una prova maestosa di Sokratis, che a Brema - sia da terzino che da centrale - sta fornendo prove decisamente positive. Da rimarcare anche l'ottima prova fornita da Junozovic,  metronomo tutta sostanza dai biancoverdi: l'epoca di Bargfrede, per l'immensa gioia dei supporter del Werder, sembra arrivata al capolinea.

LA PARTITA- Chi avesse visto la Bundes ieri per la prima volta, grazie al live streaming gratuito di "Gazzetta.it" e "Goal.com", stia tranquillo: nel campionato tedesco, le partite sono emozionanti come nel secondo tempo. Il primo tempo, d'altronde, è stato di una bruttezza più unica che rara. Gara molto bloccata, sterile possesso palla del Bayern, e Werder tutto sommato felice di lasciare il pallino del gioco agli avversari senza correre troppo rischi. Le uniche emozioni del primo tempo sono rappresentate da un gol giustamente annullato a Breno e da un colpo di testa di Pizarro terminato di poco a lato alla sinistra di Mieltiz.
Molto meglio, per fortuna, la ripresa. Il Bayern entra in campo con il piglio della grande squadra, trascinato da un maestoso Ribery. Il francese, nell'arco di una decina di minuti, va vicino al gol in tre circostanze, una delle quali, giunta a conclusione di una grande azione personale, si stampa sul palo a Mielitz battuto. Nel frattempo il Bayern opera due cambi: fuori Pizzarro e Kroos, dentro Shaqiri e Mandzukic. Il contributo dei neo-entrati sarà determinante. Dopo aver subito per una buona ventina di minuti, il Werder si rende pericolosissimo in due occasioni: al 67°, Petersen fallisce da posizione favorevole una clamorosa palla gol, mentre cinque minuti più tardi è Arnautovic a non finalizzare al meglio una strepitosa azione sulla fascia di De Bruyne.
Nel momento migliore del Werder, però, giunge il gol del vantaggio bavarese grazie a Luiz Gustavo che, con un preciso tiro a giro da fuori area, beffa Mielitz.
Il Werder accusa il colpo. Passano solo cinque minuti e gli ospiti raddoppiano: straordinaria azione in contropiede di Shaqiri, che serve a Mandzukic un pallone impossibile da sbagliare; il croato, giunto al sesto gol stagionale, è sempre più leader della classifica cannonieri.
Vince il Bayern, ma il Werder può comunque sorridere.

PAGELLE
WERDER BREMA: Mielitz 6, Gebre Selassie 5, Prodl 6, Sokratis 7, Fritz 6,5; Junuzovic 6,5; Arnautovic 6.5, Hunt 6, De Bruyne 7, Elia 5,5; Petersen 4,5  Sub: Fullkrug 5, Akpala s.v., Bargfrede s.v. All. Schaaf 6

BAYERN MONACO: Neuer 6, Lahm 6, Breno 6,5, Boateng 6, Badstuber 6,5; Luiz Gustavo 7, Schweinsteiger 5,5; Muller 6,5, Kroos 5,5, Ribery 7; Pizarro 5  Sub: Shaqiri 7, Mandzukic 6,5, Javi Martinez s.v.  All. Heynckes 6,5

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