mercoledì 28 novembre 2012

BUNDESLIGA,QUATTORDICESIMA (14.A) GIORNATA: AMBURGO FINALMENTE CONVINCENTE, SI BLOCCA IL BORUSSIA DORTMUND

Beister esulta: è lui il protagonista assoluto dell'Amburgo

AMBURGO-SCHALKE 3-1 - Contro la cabala: i rothosen, prima di stasera, avevano vinto una sola volta negli ultimi cinque confronti interni contro iKnappen. Contro il pronostico: i padroni di casa, nonostante alcuni segnali di cedimento dello Schalke, non erano certo i favoriti  della vigilia. Contro la sfortuna: Fink, infatti, doveva fare a meno di Rafa Van der Vaart. La partita per l’Amburgo si presentava decisamente in sordina, ma lo Schalke novembrino non ha nulla a che vedere con quello pimpante ammirato nei primi due mesi di questa stagione. E anche oggi i Knappen, reduci da due deludenti sconfitte esterne consecutive (Hoffenheim e Leverkusen), confermano il trend negativo lontano dalla Auf Schalke Arena, giocando una partita molto deludente al cospetto del miglior Amburgo di questa stagione e, forse, dell’intera gestione Fink.

Il tecnico di Dortmund disegna benissimo la propria squadra, schierata con un inedito 4-4-2, con Beister ( migliore in campo) seconda punta libero di esprimere il proprio talento e con la devastante direttrice Aogo-Jensen sulla sinistra; finanche Mancienne, il più deludente fra i rothosen in questa stagione, riesce a disputare una buona partita al centro della difesa, coprendo, talvolta, le magagne del non impeccabile compagno di reparto Werstermann. Ma cosa non ha funzionato in questo Schalke? Oggi è mancato completamente  Huntelaar, anche se la scelta di schierare il volenteroso Pukki (prova comunque sufficiente quella del finlandese) al posto di Holtby, non ha certo agevolato il lavoro della punta olandese, costretto spesso ad arretrare il proprio raggio d’azione. In difesa, invece, Uchida ha sofferto maledettamente le continue sovrapposizioni della coppia Aogo-Jensen, che spesso si è trovata in superiorità numerica grazie alla scarsa collaborazione in fase difensiva di Farfan. Urge un cambiamento radicale nell’atteggiamento messo in campo dagli uomini di Stevens, ma siamo sicuri che il tecnico olandese abbia ancora in mano le redini della spogliatoio Konigsblau?
BORUSSIA DORTMUND-FORTUNA DUSSELDORF 1-1 – D’accordo, l’avversario delBvB non era certo dei più ostici, ma Jurgen Klopp stavolta ha deciso di giocare un po’  troppo con il fuoco.  Il bravissimo tecnico tedesco, in vista del delicato confronto diretto contro il Bayern, decide di attuare un ampio ed eccessivo turn-over, e rinuncia  contemporaneamente a Hummels, Gundogan e Gotze, ovvero buona parte della spina dorsale della squadra. Nonostante una partita dominata per buona parte dei novanta minuti, i gialloneri guadagnano un solo punticino contro la squadra di Dusseldorf e vedono allontanarsi sempre di più – se non definitivamente –  il sogno di portare a casa il terzo titolo consecutivo.  Gli schwarzgelben, come già avvenuto in altre circostanze in questa stagione, sono stati leziosi e poco cinici: il gol subito in contropiede a meno di un quarto d’ora dal termine, ne  è la migliore – o forse la peggiore – testimonianza.  Ora la sfida dell’Allianz Arena, soprattutto in casa di vittoria del Bayern domani sera,  rischia di assumere un valore effimero. Ma quest’anno, è cosa risaputa, alla combriccola di Klopp piace la coppa.
EINTRACHT FRANCOFORTE- MAINZ 1-3 –   Vittoria perentoria del Mainz di Tuchel nel derby contro l’Eintracht. I nullfunfer, disposti in campo magistralmente dal proprio allenatore ( da molti definito – non a caso – l’erede di Klopp), dominano nettamente il sorprendente Eintracht, che nelle ultime settimane ha messo in evidenza imbarazzanti limiti in fase difensiva, propri delle squadre dirette da Armin Veh: anche stasera i rossoneri hanno confermato la poca solidità del reparto arretrato, agevolando gli avversari in almeno due dei tre gol subiti. Il gol della bandiera, avvenuto sul punteggio di 3-0 per gli ospiti, è stato causato da un’autorete del bomber ungherese Szalai, che, nel tenativo di spezzare il pallone dalla propria area di rigore, ha trafitto l’incolpelvole Wetklo,
HANNOVER-GREUTHER FURTH 2-0 – Vince ma non convince l’Hannover. La squadra di Slomka può sorridere per aver ritrovato i tre punti dopo la batosta subita sabato sul campo del Bayern, ma l’appuntamento per il bel gioco è rinviato a dato da destinarsi. La partita è aperta da un gol di Diouf, bravissimo a finalizzare al meglio una ficcante ripartenza che ha visto coinvolti tutti gli avanti roten. I padroni di casa, complice anche la poca consistenza del Furth, riescono a controllare la partita senza  grandi preoccupazioni e trovano il gol che chiude definitivamente la partita a venti minuti dal termine con Eggimann, che insacca di testa uno splendido assist di Schlaudraff. Ed è proprio l’ingresso nell’undici iniziale della seconda punta tedesca (da noi sollecitato solo tre giorni fa), ad aver fatto la differenza stasera: caro Slomka,  è meglio che Schlaudraff torni ad essere titolare inamovibile come la scorsa stagione


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