domenica 9 dicembre 2012

BUNDESLIGA SEDICESIMA (16) GIORNATA: BAYERN CORSARO AD AUSBURG, BORUSSIA SCONFITTO DAL WOLSBURG

Klopp e Kostner discutono: BvB penalizzato?

Fa freddo in tutta Europa, ma a Dortmund la temperatura è – calcisticamente parlando – decisamente rigida dopo la sconfitta interna contro il Wolfsburg. I gialloneri, infatti, scivolano a -14 dal Bayern e si dichiarano ufficialmente fuori dalla lotta per il titolo.  Ma non è solo la parte giallonera della Ruhr a piangere. Anche lo Schalke, complice  il meritato k.o. di Stoccarda, scivola a sedici punti dalla capolista e manca l’appuntamento con il successo per la quinta volta consecutiva.  Ma vediamo nel dettaglio quello che ha riservato questo pomeriggio tedesco, a partire della capolista Bayern, fino ad arrivare all’importante successo in chiave salvezza del Norimberga.

AUSBURG- BAYERN MONACO 0-2 –   E’ ancora del Bayern il derby-regionale contro l’Ausburg. La formazione di Jupp Heycknes ottiene la sesta vittoria esterna, al termine di una partita ben giocata anche dall’Ausburg, che nel primo tempo ha avuto un paio di occasioni propizie per sbloccare il risultato; in una di queste, risulta clamoroso l’errore commesso da Molders, che, a pochi metri dalla porta, non si accorge di avere il pallone fra i piedi e consente a Breno di spazzare. La partita cambia volto a poco più di cinque minuti dal termine del primo tempo: Sankoh intercetta con la mano un tiro nella propria area di rigore e costringe il direttore di gara a fischiare il penalty per gli ospiti. Dal dischetto si presenta Muller, che spiazza il portiere e porta in vantaggio il Bayern. Nella ripresa i padroni di casa diminuiscono l’intensità del gioco e il Bayern non  fatica ad addormentare la partita. Intorno al quarto d’ora della ripresa i vice-campioni di Germania trovano il raddoppio con Gomez, splendidamente servito da un filtrante di Ribery.  In attesa della delicata sfida di domani del Leverkusen ( in trasferta ad Hannover), la capolista vola a +11 della aspirine e incrementa a quattordici punti il vantaggio sull’unica vera rivale: il Borussia Dortmund.
BORUSSIA DORTMUND-WOLFSBURG 2-3- Che partita: cinque gol, due rigori, un’espulsione e un arbitraggio a dir poco pessimo. I lupi espugnano il Westfalen per la terza volta nella loro storia, ma le polemiche saranno  infinite. La partita sembra prendere una china favorevole per i gialloneri in avvio: Reus calcia  una punizione dalla destra che, come le immagini televisive confermeranno, non viene deviata da nessun compagno e si insacca alle spalle di Benaglio. Dopo aver sprecato almeno tre occasioni  per raddoppiare, i padroni di casa subiscono il gol del pareggio su calcio di rigore trasformato da Diego ed ingiustamente concesso dal direttore  di gara: Schmelzer,  che verrà addirittura espulso, salva sulla linea di porta con il ginocchio e non con il braccio. L’episodio, ovviamente, condizionerà l’esito del match. Passano solo cinque minuti e il Wolfsburg buca ancora la rete: Diego batte magistralmente un calcio di punizione in direzione di Naldo, che – in area di rigore –  trova un fantastico destro al volo vincente. Le squadre vanno al riposo sotto i fischi assordanti del pubblico, assolutamente contrariato dalle decisioni prese dalla direzione arbitrale. Nella ripresa, il pessimo Stark pensa bene di utilizzare una prassi assai cara alle giacchette nere dello stivale: la compensazione. Il Borussia,infatti,  beneficia di un calcio di rigore  decretato per un fallo inesistente di Kjaer ai danni di Lewandowski: dal dischetto Kouba non sbaglia. I padroni di casa, nonostante l’inferiorità numerica, provano a vincere il match e si sbilanciano in avanti. Il Wolfsburg, però, è squadra assai temibile in contropiede e, a poco più di un quarto d’ora dal termine, trova il gol partita con Dost, servito meravigliosamente da Diego e freddo nel battere Weidenfeller.  Nel finale il Wolsburg fallisce un’altra buona occasione con Dost, mentre il tambureggiante assedio giallonero non porta nessun serio pericolo alla porta biancoverde. Finisce male per il BvB, ormai fuori dalla lotta per il titolo e a secco di vittorie da tre turni. Bene i lupi, che vincono dopo tre partite e si portano a distanza di  sicurezza (+7) dall’Hoffenheim.
STOCCARDA-SCHALKE 3-1 -  Vittoria di fondamentale importanza per gli Svevi, che agganciano i Knappen al quarto posto in classifica. Gara vibrante ed emozionante, vinta meritatamente dai padroni di casa.  Stoccarda in vantaggio dopo solo due minuti con Ibisevic, bravo a chiudere di piatto un invitante assist dalla sinistra di Traorè. Lo Schalke, però, non sta a guardare e pareggia dopo dieci minuti con l’ex Marica, che  - lasciato colpevolmente solo dai difensori locali – batte un incolpevole Ullreich. Lo Schalke sembra aver in mano le redini della partita, ma tutto cambia a poco meno di dieci minuti dal riposo: Fuchs commette un ingenuo fallo su Gentner ed è calcio di rigore per lo Stoccarda. Dal dischetto si presenta Ibisevic, che non fallisce e realizza il secondo gol personale. La gara si chiude definitivamente al 60°:  a seguito di una ficcante azione in contropiede, Ibisevic realizza il terzo gol personale e, di fatto, consegna i tre punti allo Stoccarda. Nel finale di partita, da registrare le espulsioni di Sakai ( Stoccarda) e Jones (Schalke). Continua la crisi della squadra di  Stevens, giunta alla terza sconfitta esterna consecutiva e senza vittorie da ben cinque turni. D’accordo le numerose assenze odierne, ma questo Schalke rischia davvero di fallire l’ingresso alla prossima Champions: considerata la situazione finanziaria particolarmente delicata, sarebbe davvero un disastro.
FRIBURGO- GREUTHER FURTH 1-0 - Continua lo straordinario campionato del Friburgo, che vola a solo due punti  dalla zona champions!  E pensare che lo scorso anno, quando l’ottimo Streich si insediò in panchina, la squadra rossonera era praticamente con un piede e mezzo in Zweite Liga e priva di  Cissè  (ceduto al Newcastle). Gara decisa da un fantastico gol di Caligiuri, che dialoga bene  con Kruse, aggira un paio di avversari e lascia partire dal limite dell’area un sinistro potente e preciso nell’angolino basso.  La matricola Furth, invece, vede sempre più vicino un ritorno nella seconda serie tedesca: oggi, complici alcuni risultati sfavorevoli ( in primis il successo del Norimberga), la zona salvezza dista ben dieci punti.
NORIMBERGA- FORTUNA DUSSELDORF 2-0 -  Gara dominata e giustamente portata a casa dal Norimberga, assoluto padrone del campo sin dalle prime battute del match. Il Fortuna è sceso in terra bavarese con un atteggiamento troppo remissivo, teso solo ed esclusivamente al pareggio. Protagonista assoluto del match Feulner, che prima serve un preciso assist per il piattone vincente di Polter e poi, nel finale, trova il gol del definitivo 2-0 con un potente tiro di destro dal limite dell’area. Secondo successo casalingo consecutivo per la squadra di Hacking, mentre il Fortuna torna ad assaporare il gusto amaro della sconfitta dopo due turni.
EINTRACHT FRANCOFORTE-WERDER BREMA 4-1- Come poteva finire una sfida fra due allenatori poco avvezzi alla fase difensiva, e con due fra le difese più perforate di tutta la Bundesliga?  Risposta semplice: con una caterva di gol. La gara del Waldstadion non tradisce le attese, anche se le emozioni sono arrivate solo nel secondo tempo.  LEintracht Francoforte ripropone al centro il fin qui deludente Occean, mentre Schaaf confida ancora nella vena realizzativa di Arnautovic, autore di una tripletta nell’ultima gara di campionato contro l’Hoffenheim. Nel primo tempo le due squadre si equivalgono, anche se l’Eintracht si rende pericoloso con maggior frequenza.  Solo nel finale della prima frazione la gara si accende, ma  Inui, prima e De Bruyne, poi, non riescono a sbloccare la partita. Nella ripresa il match si accende e offre un’infinità di emozioni. Dopo due minuti l’Eintracht passa in vantaggio con Meier, che viene “mollato” da Prodl e insacca di testa un preciso assist dalla sinistra  di Oczipka. Il Werder Brema reagisce, sfiora il gol in due circostanze con De Bruyne e Prodl prima di trovare il pareggio con Petersen, servito alla perfezione da Arnautovic. L’inerzia sembra tutta dalla parte degli ospiti, che con l’onnipresente De Bruyne vanno vicini al raddoppio. L’Eintracht, però, trova il vantaggio con una perla di Schwegler,  autore di una staffilata dai trenta metri che s’infila all’incrocio.  Werder sotto shock: passa un solo minuto e Occean serve  dalla fascia destra una palla per Aigner, che chiede solo di essere spinta in rete. In sessanta secondi l’Eintracht, che pareva in difficoltà nel secondo tempo, vince di fatto  la partita. La squadra di Schaaf mette in campo l’orgoglio, ma Trapp è bravissimo in un paio di situazioni a “dire  no” a De Bruyne e Arnautovic. Nel finale arriva la ciliegina sulla torta: Inui, dopo aver superato Mieltiz in uscita disperata,  sigla il gol del definitivo 4-1. Punteggio troppo severo per il Werder, che però ha confermato evidenti – e imbarazzanti – limiti in fase difensiva. Anche le aquile, nonostante il successo, hanno palesato un’organizzazione del pacchetto arretrato tutt’altro che invidiabile, ma oggi Trapp, estremo difensore dei padroni di casa, era davvero in giornata di grazia.

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