domenica 7 ottobre 2012

BUNDESLIGA 7.GIORNATA: BORUSSIA M'GLADBACH-EINTRACHT FRANCOFORTE 2-0

Juan Arango esulta: un suo grandissimo gol ha aperto le marcature

SETTE PARTITE DOPO-  Finalmente tre punti! I tifosi fohlen, a secco di vittorie dall'amara trasferta di Kiev, possono tornare ad esultare per una vittoria. Per la pretazione, però,  ci vorrà ancora del tempo. I padroni di  casa, infatti, non hanno giocato una bella partita, e se Arango non avesse trovato quel sinistro magico dai trentacinque metri, chissà quale sarebbe stato il risultato. Le aquile rossonere sono partite decisamente meglio. E se nei primi dieci minuti fossero passate in vantaggio, non ci sarebbe stato nulla da dire. Il calcio, invece, spesso è beffardo, e premia chi - magari come avvenuto oggi  - prova a vincere la partita con un colpo di genio. La squadra di Veh, che si presentava al Borussia Park ancora imbattuta, ha impostato la partita sul dominio territoriale, ma una volta in svantaggio, ad eccezione di una clamorosa palla gol fallita da Occean, non ha mai saputo rendersi pericolosa. Tanto sterile possesso palla senza trovare nessun sbocco per i piedi fatati del terzetto Aigner-Meier-Inui, tutti ben controllati da un Gladbach disposto in maniera impeccabile in fase difensiva. I numeri, talvolta, danno il senso delle partite: gli ospiti hanno avuto uno schiacciante possesso palla a loro favore (65%), hanno battuto sette angoli contro uno dei fohlen e sono andati al tiro in almeno il doppio delle occasioni, ma la pericolosità offensiva è stata praticamente prossima allo zero.

Non è stata certo una partita indimenticabile. E se qualcuno se la ricorderà, il merito dovrà essere attribuito a Juan Arango che, con uno splendido e potente esterno sinistro dai trentacinque metri, ha portato in vantaggio i padroni di casa all'ottavo minuto. Un gol da cineteca, che facilmente troveremo nella top ten dei gol più belli della Bundesliga di quest'anno. L'Eintracht, già padrone del campo nei primi minuti, mantiene il predominio territoriale e al diciasettisimo minuto va vicinissimo al gol: Occean stoppa di petto uno spiovente proveniente dalla destra, approfitta di un Ter Stegen uscito malamente alla disperata per respingere di pugno, ma calcia in precario equilibrio e il tiro ad incrociare sul palo più lontano termina mestamente fuori. Gol sbagliato, gol subito. Al ventiquattresimo minuto i fohlen raddoppiano con De Jong, bravo a raccogliere un lancio lungo di Nordveit e a realizzare, a tu per tu con Trapp, il secondo gol personale in Bundesliga; nell'occasione macroscopico errore nell'applicazione del fuorigioco da parte di Zambrano, che sale in ritardo lasciando in gioco l'olandese. Gli ultimi venticinque minuti del primo tempo sono noiosi e non riservano alcune emozioni.

Nella ripresa l'Eintracht parte in maniera intraprendente, ma l'unica vera emozione dei  primi minuti è rappresentata da una traversa colpita da Aigner, pescato in fuorigioco, però, dall'assistente.
Il leit-motiv è sempre lo stesso: Eintracht sterile padrone del gioco, Gladbach ordinatissimo in fase difensiva e pronto a ripartire in contropiede. L'unica vera emozione di un secondo tempo tutt'altro che indimenticabile, avviene al settantaseiesimo con Occean, che in semi-rovesciata fa partire un fendente che lambisce la traversa. L'ultimo quarto d'ora, strano ma vero, non riserva "ulteriori" ( sono ironico) emozioni: finisce 2-0 per i fohlen, ma l'impressione destata dalla squadra di Favre non è stata certamente positiva. Non sempre Arango riuscirà a scovare il coniglio dal cilindro....

PAGELLE
BORUSSIA M.: ter Stegen 5,5, Jantschke 5,5 , Stranzl 6,5 , Dominguez 6, Daems 6,5; Marx 6, Nordveit 6,5; Rupp 6, Xhaka 5,5, Arango 7; De Jong 6,5  Sub.:Hrgota 6, De Camargo s.v., Brouwers s.v. All.Favre 6

EINTRACHT F.: Trapp 6, Jung 6, Zambrano 5, Demidov 6,Oczipka 6,5; Schwegler 5,5, Rode 5; Aigner 6, Meier 5,5 ,  Inui 5; Occean 5  Sub.: Matmour 6, Hoffer s.v.  All. Veh 5,5

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