domenica 28 ottobre 2012

BUNDESLIGA NONA GIORNATA: BAYERN MONACO-BAYER LEVERKUSEN 1-2

Abbracci e gioia: dopo ventitré anni, Monaco è Werkself
VENTITRE ANNI DOPO-  21/10/89. No, non sono numeri da giocare sulla ruota di Napoli, ma la data dell'ultimo successo del Bayer Leverkusen a Monaco di Baviera. All'epoca il muro di Berlino esisteva ancora, anche se sarebbe caduto da lì a pochi giorni ( 9/11/1989). Lo stadio di Monaco di Baviera era il glorioso Olympiastadion, teatro diciassette anni prima di un'olimpiade passata tragicamente alla storia per l'attentato di matrice terroristica palestinese. Internet non esisteva, la telefonia mobile sembrava ancora un sogno e per parlare  con la propria amata - lontano dagli orecchi indiscreti dei genitori - si andava con i gettoni alla cabine della Sip (le schede telefoniche da £.10.000 le inventarono successivamente).  Tutto questo per rimarcare quanto tempo è passato e la straordinaria rilevanza che assume il successo delle aspirine oggi all'Allainz Arena, il terzo nella storia della formazione di Leverkusen in terra bavarese.

Il canovaccio tattico è, com'ero lecito attendersi, chiaro sin dal principio: Leverkusen arroccato in difesa e pronto a ripartire in contropiede con  Schurrle e Kissling; Bayern padrone del gioco, alla ricerca della nona vittoria consecutiva. La linea mediana delle aspirine è praticamente schiacciata su quella difensiva, con il trio Bendner-Rolfes- Reinartz aiutato da un Castro decisamente generoso in fase di ripiego; in avanti, di fatto, restano solo Schurrle ( in posizione praticamente da trequartista puro, pronto anche ad andare a pressare il primo portatore di palla avversario) e Kissling. Il Bayern, orfano di Ribery e con Robben inizialmente in panchina, si affida ad Alaba esterno alto e Kroos trequartista in appoggio dell'unica punta, Mandzukic. Confermata in toto la linea difensiva a quattro, con Badstuber ( ndr: ma perchè deve giocare sempre?  Mistero) a sinistra,  coppia centrale Dante-Boateng e Lahm a destra.

La partita è inizialmente dominata dal Bayern che, nei primi dieci minuti, va vicinissimo al gol in due occasioni con Schweinsteinger e Mandzukic. L'avvio sembra promettere decisamente bene per i padroni di casa, ma il Bayer è bravo a chiudere tutti gli spazi e il Bayern, al di là del netto dominio nel possesso palla, non si rende mai realmente pericoloso. Anzi, sono gli ospiti che, intorno alla metà della prima frazione, si vedono annullare - giustamente- un gol di Wollscheid. La gara è molto tattica e, francamente, avara di emozioni. Per vivere un'emozione degna di nota bisogna aspettare il 35°, ma l'insidioso tiro da fuori area di Kroos viene deviato in angolo da un attento Leno. Quando tutto lascia presagire che le squadre vadano al riposo a reti ancora inviolate, arriva inatteso il gol del Bayer: Castro lancia magnificamente Rolfes sulla trequarti avversaria, il capitano delle aspirine stoppa involontariamente di tacco e serve una splendida palla in area a Schurrle, l'ex nullfunfer si inserisce perfettamente e serve nel mezzo per la corrente Kissling che, complice un errore di Lahm, batte Neuer. Aspirine al riposo in vantaggio: incredibile, ma vero.
 I padroni di casa, al ritorno in campo, si presentano con Shaqiri al posto di Badstuber, con conseguente arretramento di Alaba sulla linea di difesa. In avvio di ripresa è Kroos ad avere una buona chance, che però si risolve con un nulla di fatto. Il Bayern domina ma difficilmente si rende realmente pericoloso, mentre il Bayer si fa vivo con pericolose azioni di contropiede sull'asse Schurrle-Kissling. Il vecchio Jupp prova la mossa della disperazione: fuori un acciaccato Luiz Gustavo, dentro Robben; il cambio comporta lo spostamento nel ruolo di mezza punta centrale di Muller e l'arretramento in mediana di Kroos. L'ingresso dell'olandese rinvigorisce i bavaresi, che si rendono pericolosi in almeno quattro circostanze nell'arco di dieci minuti, senza, però, trovare la via del gol. I padroni di casa si sbilanciano ulteriormente ad un quarto d'ora dal termine con l'ingresso di Pizarro al posto di un evanescente Schweinsteiger. I benefici dell'ingresso in campo dell'ex Werder sono immediati, visto che il Bayern, grazie ad un suo splendido assisit, ottiene il gol del pareggio con l'onnipresente Mandzukic, sempre più capocannoniere della Bundes ( con tanti saluti a Mario Gomez). L'Allainz Arena crede convintamente nelle possibilità di portare a casa i tre punti e spinge Lahm & C. verso il successo. Passa solo un minuto e la premiata ditta  "Pizarro-Mandzukic" va vicinissima al gol, ma il tiro del peruviano - deviato involontariamente dal croato - si spegne sul palo. La pressione del Bayern suggerisce all'accoppiata Lewandowski-Hyppia d'inserire forze fresche: fuori Schurrle e Kissling, dentro Hegeler e Sam. Mai cambio si rivelò più azzeccato. Passano solo due minuti, infatti, ed è Sidney Sam, servito splendidamente da uno straordinario Gonzalo Castro,  a decidere l'incontro con una splendida inzuccata deviata da Boateng. Nei minuti finali l'assalto del Bayern si rivelerà inutile:  dopo ventitré anni, il Bayer espugna il campo più prestigioso dell'intera Bundesliga!

PAGELLE:
Bayern Monaco: Neuer 5,5, Lahm 5, Boateng 5, Dante 6,5, Badstuber 5; Schweinsteiger 5,5, Luiz Gustavo 5,5; Alaba 5,5, Kroos 6,5, Muller 6; Mandzukic 6,5  Sub.: Shaqiri 6,5, Robben 6, Pizarro 7  All. Heycknes 5,5

Bayer Leverkusen: Leno 6,5, Carvajal 5,5, Toprak 6,5, Wollscheid 7, Hosogai 5; Reinartz 7, Rolfes 6,5, Bendner 6; Castro 7,5, Schurrle 5,5; Kissling 6,5  Sub: Hegeler s.v., Sam 7, Friedrich s.v. All. Lewandowski 6,5

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